L’incidente si è verificato dopo che Luna-25 è passato a un’orbita errata, afferma l’agenzia spaziale russa.
La stazione interplanetaria automatica Luna-25 della Russia si è scontrata con la Luna, ha detto l’agenzia spaziale Roscosmos.
“Secondo i risultati di un’analisi preliminare… la sonda Luna-25 è passata a un’orbita non designata e ha cessato di operare a causa di una collisione con la superficie della Luna“, ha detto Roscosmos domenica.
La sonda avrebbe dovuto ricevere un segnale per formare un’orbita ellittica pre-atterraggio sabato, ma la comunicazione è stata persa alle 14:57 ora di Mosca (11: 57 GMT), ha spiegato l’agenzia. Gli sforzi di sabato e domenica per localizzare il velivolo e ripristinare il contatto non hanno avuto successo.
Una commissione che coinvolgerà rappresentanti di diverse agenzie sarà riunita per stabilire le ragioni della perdita della sonda, ha detto Roscosmos.
Luna-25 è stato lanciato l’11 agosto da un razzo Soyuz 2.1b dal cosmodromo di Vostochny nella regione dell’Amur, nell’Estremo Oriente russo. È stata la prima sonda inviata sulla Luna dalla Russia dall’era sovietica.
La missione mirava a realizzare il primo atterraggio in assoluto vicino al polo sud del satellite terrestre, noto per il suo terreno difficile.
La sonda ha raggiunto l’orbita lunare all’inizio di questa settimana, inviando foto ad alta risoluzione del lato oscuro della Luna. Il suo atterraggio era previsto intorno al 21 agosto.
L’obiettivo principale della missione era quello di esaminare il suolo lunare per la presenza di ghiaccio, con Roscosmos che ha anche detto di voler testare la tecnologia di atterraggio morbido e condurre ricerche a lungo termine sull’esosfera lunare e sullo strato superiore della superficie del polo sud.
COMMENTO
Ovviamente dispiace per l’insuccesso, e dovrebbe dispiacere a tutti, lasciando i bifolchi partigianisti fuori dalla porta del consesso umano. La scienza (senza “h”) non ha colori e nemmeno bandiere, semmai qualcun altro ha i Bandera.
Faccio un confronto con l’allunaggio del ’68.
Prima considerazione, l’elettronica. L’elettronica di 50 anni addietro è praticamente preistoria. Uscivamo da poco dalle valvole termoioniche, erano ancora in uso i transistor al germanio ed apparivano le prime porte logiche integrate.
I “calcolatori” di allora difettavano per le cifre di mantissa (troppo poche) e per velocità, la tecnologia TTL mal sopportava frequenze maggiori di un MegaHertz. Tale carenza, in termini fisici significa “calcoli approssimativi” e “tempi di latenza”. Voi capite che se devo correggere la spinta di un razzo il calcolo deve essere pressochè immediato altrimenti ora che arriva il risultato, questo è già “obsoleto”. Chiaro?
Nota di colore. In quesgli anni (dell’allunaggio) facevano la comparsa sul mercato (anche retail) gli integrati “Bucket Brigade” [1], in pratica erano dei componenti elettronici che potevano generare ritardo nelle trasmissioni. Lo so, i “sapienti” diranno che questi componenti sono disponibili dal 1969, però chi è del “mestiere” sa che il test era già iniziato nel 1968 e quindi i conti tornano.
Altri diranno “…e che c’entra?” e purtroppo per loro non c’è niente da fare.
Seconda considerazione, i calcoli. Vado a spanne, ma credo che in termini di matematica e fisica, nonchè di software, i russi siano abbastanza capaci. Tradotto significa che non difettano di tecnici capaci di ragionare.
Terza considerazione: andare sulla Luna è dannatamente difficile già oggi con tutto quel po’ po’ di tecnologia di cui disponiamo: siamo sicuri che ci siano andati con trabiccoli inferiori ad una NSU Prinz?