Prima vennero…

Lo diceva il buon Berthold

prima vennero…

 

IN PRINCIPIO

All’inizio gli efferati terroristi mettevano dei petardoni, roba da S. Silvestro, e venivano condannati a 20 anni. Se poi avevano commesso altri odiosi reati finivano dritti all’ergastolo.

 

PIAN PIANO

Col tempo, siccome i politici diventavano sempre più onesti ed efficienti, le carceri cominciavano a svuotarsi. Era un peccato vedere S. Vittore diventare un deserto, l’Ucciardone una “tundra” desolata: non un anima viva. Insomma bisognava rilanciare il turismo carcerario.

QUINDI

Gli anarchici erano già tutti dentro, e magari un po’ alla volta uscivano sdraiati, succede. Quindi bisognava cercare qualche altra categoria di infamoni.

É stata dura, ma alla fine il colpo maestro: sbattere al gabbio i writer! ‘na figata!

Oltre a tutto l’idea era buona anche per eliminare il deturpamento dei muri cittadini. Inoltre i writer lavoravano di sera, e quindi sono dei mariuoli, infatti le persone per bene vanno a letto presto la sera, mica vanno in giro alla sera a fornicare!

 

 

 

 

 

 

UNA SERA GALEOTTA

Un noto writer patavino pensava di farla franca. Siccome aveva esaurito la sua vena artistica, allora è andato a cercare le vene d’altri, e che ha fatto? In un muro di Via Marsala, in centro storico di Padova, è andato a fare sto disegnaccio:

visto che roba? A confronto il Cospito sembra una giovane marmotta.

In pratica il writer mostra Il Presidente del Consiglio che sorride dopo aver ricevuto un consiglio. Glielo avrebbe dato (il consiglio) un certo Bonafede, che poi è il capo Matteo Messina Denaro.

Però è normale: il Presidente del Consiglio si chiama così proprio perchè chiede consigli a tutti, è infatti il Presidente dei Consigli. E siccome siamo in democrazia e uno vale uno, e due è più di uno, questa volta ha chiesto consiglio ad un capomafia (così dicono, ma non ne sarei così certo), vorrà dire che la prossima volta chiederà consiglio ad un benzinaio.

 

WRITER

A quel punto una mattina presto, scatta una bella perquisizione al writer: perquisiscono casa e anche nelle sue mutande (visto mai). Infine lo portano in questura a finire il lavoro.

Poi, come foto ricordo della giornata gli hanno notificato una bella denuncia per vilipendio, firmata niente po’ po’ di meno che dal sostituto procuratore Benedetto Roberti.

 

 

 

 

 

 

 

DOMANDA

Ora mi chiedo, visto che anche a questo funzionario (sostituto procuratore) viene pagato uno stipendio pubblico: ma erano già terminati tutti i reati “veri”? Alla collettività serviva proprio correre dietro ad un writer?

Me lo chiedo perchè vediamo una strana “piega”: un writer è un creativo a volte “forte”, ma che male può fare un murales dissacrante?

Non vorrei che la Procura sia stata “indirizzata”. Non vorrei.

Qualcuno vorrebbe quindi farci credere il Presidente del Consiglio è sacra e che non la si può dissacrare. Ma cos’è, figlia del Papa? Io credo che nella realtà la Meloni sia talmente abile da dissacrarsi da sola e non ha bisogno di un guascone di writer.

Vorrei ricordare che in Procura a Padova c’è qualche chilo di denunce per lesioni da reazioni avverse ai sieri magici. Io sono per la scienza, ma anche per la Giustizia: vogliamo gentilmente provvedere con codeste denunce? Ricordiamoci che è il Popolo ad essere sovrano. Così per dire.

 

 

EPILOGO

Prima vennero a prendere i ladri, perchè rubavano poi vennero a prendere i dissenzienti, per via della dissenteria, poi vennero a prendere i writer, perchè vilipendevano, poi vennero a prendere i colori perchè coloravano. Alla fine rimase il buio.

 

www.padovaoggi.it/cronaca/perquisizione-street-artist-evyrein-vilipendio-meloni-messina-denaro-padova-16-febbraio-2023.html

 

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