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Raccoglievano foglie di gelso al parco di Villa Litta, ad Affori. Ma non immaginavano che anziché tornare a casa a preparare tisane sarebbero state accompagnate negli uffici della polizia locale, uscendone con 50 euro di multa da pagare per aver causato un danno al patrimonio arboreo pubblico e rischiando un procedimento penale perché senza documenti addosso.
poi di seguito:
Della questione si sta già interssando l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli, che su Facebook scrive: “Farò le verifiche. Certamente tutti i cittadini quando escono devono avere un documento con sé”.
COMMENTO
Le due donne-bottinatrici, cinesi, sono state fermate alla giusta maniera dei criminali. La raccolta di fiori fuori dai proprii confini è un orrido reato. L’esperienza insegna: dal gelso si passa alla gramigna ed infine alla droga con gli spinelli.
Certi comportamenti meritano zero tolleranza, questo è il Paese del rigore, che non guarda in faccia a nessuno (semmai guarda in tasca).
É strano che l’assessore di fronte ad simile barbarie giudiziaria non abbia avuto nulla da ridire: le due donne avevano due mazzolini NON due gerle ricolme di pregiatissimi fiori. Questo risulta dagli atti. E allora perchè soffermarsi sul fatto che non avevano documenti? Non è forse ben peggiore trattenere una persona per una simile bazzeccola? Appare evidente come certi funzionari debbano ostinatamente difendere il loro Ufficio per spirito di corpo, dimenticando che essi sono al servizio della comunità.