Pioltello: Come Volevasi Condannare

Dopo la solita eternità per una sentenza, è arrivata la prima determinazione del Tribunale di Milano per l’incidente di Pioltello (2018).

I lungimiranti togati hanno capito che la colpa della mancata manutenzione era di un dirigente di “taglia piccola“. Uno di quelli che comanda qualche squadra di operai e che a fine mese si porta a casa 2.800 euri.

Secondo quello che la Corte ha capito, questo dirigente (di “taglia piccola”) , avrebbe risparmiato per capriccio, per inutile vezzo. Un po’ come quegli uomini che stanno in divano a sentire Mattarella invece che a prendere il martello ed attaccare il quadro al muro. Un pigrone, un lavativo.

Mi chiedo: ma che tipo di malattia bisogna avere per credere che la mancata manutenzione è stata voluta da uno stipendiato?

É così difficile credere che il risparmio sulle riparazioni era “incentivato” dall’alto, dai vertici aziendali?

É così difficile capire che quando viene assegnato un budget di spesa (perle manutenzioni) automaticamente si “obbliga” a non superarlo?

Quando i vertici aziendali spingono al risparmio, stanno praticamente favorendo il disastro. NON può essere solo colpa di uno stipendiato che, per dirla tutta, poco gli avrebbe importato fare i dovuti lavori perchè semplicemente: non li pagava lui. Ovvio. E invece no.

Noi, popolo italiano, paghiamo dei magistrati i quali magistralmente ignorano queste oggettive responsabilità aziendali e come i migliori “stolti” guardano il dito per non guardare la Luna. Però il popolo italiano li paga ogni mese perchè rendano un buon servizio, sì, ma a chi?

Era fin troppo ovvio che la colpa del disastro cadesse sul primo anello debole della catena di comando. Non potevano dare la colpa agli operai perchè sembrava troppo impopolare, però un dirigente “taglia piccola” andava benissimo, ed è quello che è accaduto.

Più o meno la stessa storia accadde col purtroppo famoso Vajont: la colpa alla fine era di qualche dirigente (Biadene), ma i “mandanti” passarono senza il minimo graffio.