non è qui la questione

Rosa e Olindo sono innocenti. Il “dubbio” formale è ineccepibilmente espresso da PG Tarfusser.

 

COSA NOTA

Lo sapevamo da tempo, sin dall’inizio che qualcosa non tornava. Troppe cose strane. Un carabiniere che interroga Frigerio con fare “orientativo” tanto da far diventare testimonianza. Tracce di sangue assenti (eppure fu una mattanza), verbale “aggiustato” dai Carabinieri. La confessione di Olindo che era suggerita da un avvocato d’ufficio frettoloso e credulone. Un PM che sostiene di  avere prove schiaccianti che non esistono, carabinieri che “adattano” un verbale, c’è di tutto e di più di quel che non serve…

 

CIAO RISARCIMENTO

La questione grave è che due persone sono state spedite all’ergastolo in barba alla Costituzione e quindi del popolo.

Che Rosa e Olindo debbano essere scarcerati è il minimo. Certamente lo Stato si è già parato il “posteriore” e quindi non ci sarà risarcimento perchè vi su una confessione (estorta).

Il che è gravissimo, perchè queste due persone hanno avuto la vita distrutta con ignominia. Dovrebbero essere sommersi di denaro, con obbligo di scappellamento in pubblica piazza.

 

 

ECCO SI MUOVE

Dopo la richiesta di riapertura del processo, e dopo la garbata critica di Tarfusser, ecco che tutto si illumina.

Mi ero sempre chiesto come fosse possibile che due poveri-cristi venissero seppelliti vivi quando il quadro era tutt’altro che evidente, e che i “ragionevoli dubbi” erano delle montagne.

Non mi stupiva l’errore, quello ci sta, mi stupiva la pervicacia nel ritenere la coppia dei criminali.

Poi arriva lui, il Procuratore di Como:

Senza giustificazione alcuna, a distanza di 16 anni, espressioni del pg contengono accuse di condotte abusive e illegittime se non di veri e propri reati a carico di magistrati della procura di Como

Egli se la prende, e molto, con le critiche. É interessante notare che egli non ammette le critiche, ma non entra nel merito. Sarebbe stato intelligente riprendere i dubbi che molti hanno avuto sulla vicenda e che l’avv. Schembri ha sempre ben esposto.

 

Ovviamente il bravo Astori non si limitata criticare le critiche, va ben oltre:

Tutelerà comunque, nelle sedi e con le forme opportune, l’immagine dell’ufficio, a difesa dei singoli magistrati e della loro correttezza professionale

mitico.

In pratica il messaggio del funzionario Astori (questo il nome del Procuratore) è questo: quello che facciamo qui (a Como) è ineccepibile e guai a chi lo mette in dubbio.

Ora io non dico, che a Como siano dei cialtroni, ci mancherebbe, però, a Como come in altre sedi, è possibile, almeno teoricamente, che vi siano state “forzature”, per così dire.

Per esempio, di fronte al gettone telefonico che l’avv. Della Valle mostrò durante il processo Tortora, il buon Astori che avrebbe detto? Che il numero era occupato?  Sarebbe bastata una telefonata per scagionare del tutto il presentatore, possiamo dire che furono magistrati poco rispettosi della vita dell’indagato? É “brutto”?

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UMILTÀ MANCATA

Quello che noto nell’intervista di Astori è la mancanza di umiltà.

Velatamente minacciare di “trascinare” in Tribunale, non è una buona pratica. Prima si cerca il dialogo, se ne parla, se ne discute, poi, semmai, alla disperata si ricorre in giudizio. Questo, di Astori, è un modo per incutere timore, e da un magistrato mi sarei aspettato qualcosa di meglio.

Qualcuno dice: “i magistrati parlano con le sentenze”: una fesseria. I magistrati sono uomini, sono cittadini e possono parlare come tutti, anche del loro lavoro. Ovviamente quando devono dirimere una questione lo faranno ex-cathedra ovvero con i “santi crismi”.

L’unico infallibile ed indiscutibile è il Papa il quale ha pure detto:  “…chi sono io per giudicare?“.

Perchè non gioisce (Astori) di fronte alla possibilità che degli innocenti possano tornare liberi? Perchè? Me lo sa dire?

 

CONSIDERAZIONE

Esiste, a quanto pare, una parte di magistrati che si sente superiore.

Il fatto che costoro amministrino la Giustizia in nome del Popolo, li ha portati a pensare di essere loro stessi il Popolo. Forse non è nelle loro intenzioni, però questo è quel che diventa evidente.

Teniamo ben presente che forse, dico forse, due persone stanno marcendo in carcere per una accusa orribile: non esiste regola, ma solo deroghe nel caso vi fosse anche una sola labilissima ipotesi di innocenza.

Prima di tutto bisogna rispettare l’Uomo poi le norme (“…è stato fatto il Sabato per l’Uomo e non l’Uomo per il Sabato…“).

Diversamente da questo si tratterebbe di spregio al Popolo, alla Giustizia e tradimento della Costituzione.

Possiamo fidarci di questa Giustizia?

 

www.vanityfair.it/article/strage-di-erba-il-procuratore-di-como-la-condanna-non-lascia-spazio-alle-perplessita

 

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