13.01.2025
Il medico palestinese Khaled al-Saedni, la cui gamba è stata amputata dopo essere stato ferito in un attacco israeliano, cammina con un arto artificiale per controllare i pazienti e i feriti all’ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
COMMENTO
Mentre il piagnisteo sionista persiste, un po’ come le lagrime di Cornacchione, nel frattempo tra una strage e l’altra, c’è un medico che cerca di portare quel po’ di conforto che gli resta. Essendo un “grande cuore” sarà altrettanto grande il suo aiuto, però non possiamo l’arroganza di Israele.
Prima di tutto Israele ha criminalizzato tutto il personale medico. Così come i giornalisti, anche per i medici non esiste “area di rispetto”. A dire il vero Israele ammazza inermi, bambini, donne ed anche gli animali. Piuttosto che niente.
Quando ci chiedono di stare al fianco di Israele lo faremo ben volentieri: Israele ammanettato e condotto nella peggiore galera possibile, roba che Guantanamo a confronto è come il Caffè Pedrocchi.
Grazie di tutto dottor Khaled!