www.dire.it/03-05-2022/728890-covid-bassetti-mascherina-piu-un-ansiolitico-che-una-reale-protezione
“Guardandomi in giro per strada e nei negozi mi rendo conto di quale errata comunicazione si sia fatta in Italia su mascherine e vaccini. La mascherina è oggi vista come il miglior mezzo per difenderci dal Covid, anche da quegli anziani o persone fragili, che hanno deciso di non fare il booster o la quarta dose. Dicono ‘la mascherina mi protegge dal contagio, il vaccino no’. Ma vi rendete conto di cosa siamo riusciti a creare in Italia? Chi è il responsabile di tutto questo? Sono messaggi molto sbagliati”
e ancora, esilarante:
La mascherina è ormai una sorta di coperta di Linus che funge più da ansiolitico– conclude Bassetti- che non da reale dispositivo di protezione individuale
COMMENTO
Il professionista parla di talebanismo, immaginiamo riferendosi a qualcosa di dogmatico imposto con la forza. Orbene, molti lavoratori hanno dovuto accettare sieri e “protocolli” NON dimostrati (vedasi diverse sentenze). Non solo: questi lavoratori hanno dovuto accettare pena il licenziamento, che a conti fatti è ad un passo dalla pena di morte o istigazione al suicidio (entrambi di rilevanza penale).
https://www.ilgiornale.it/news/cronache/nobel-lira-bassetti-che-delusione-1979672.html
COMMENTO
Continuano le affermazioni senza il supporto di una ricerca specifica.
«L’Italia ha delle grosse responsabilità come sistema della cultura, della scuola e dell’università», così il primario di Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ospite a Tagadà su La7, dopo aver sentito le parole di alcuni partecipanti a un corteo di No Vax. «Ho sentito qualcuno negare che il Covid sia un problema e che ci siano delle cure efficaci è un qualcosa su cui la politica deve agire. Per queste persone è necessario l’obbligo vaccinale, quello serio, quello per cui i carabinieri ti vengono a prendere a casa», ha dichiarato l’infettivologo.
COMMENTO
In questo intervento viene mostrato odio o disprezzo verso chi ha delle opinioni contrarie. Affermare che debbano essere delle Forze dell’Ordine a svolgere il “compito” non attenua la posizione dell’intervistato.
Semmai il suo compito sarebbe di usare numeri e dimostrazioni inoppugnabili e non lanciare anatemi (a quando l’autodafè?).
L’istigazione all’odio sociale può portare (e non è una ipotesi peregrina) alla guerra civile. L’istigatore alla guerra civile è punito dal Codice Penale con l’art.286.