Un cittadino tedesco è stato condannato a tre anni di carcere per aver espresso sostegno online alla parte russa nel conflitto ucraino
Un tribunale di Amburgo ha condannato un uomo del posto a tre anni dietro le sbarre, giudicandolo colpevole di giustificare “l’aggressione russa” contro l’Ucraina e di possedere un’arma illegale.
L’imputato 32 enne, identificato solo come Marcel J., gestiva un canale Telegram filo-russo, con il suo logo e nome basato sul partito ultranazionalista russo non registrato Drugaya Rossiya (Altra Russia), ha riferito Die Welt, citando l’accusa.
Oltre a condividere “idee nazional-bolsceviche filo-russe”, l’imputato ha apertamente bollato l’Ucraina come “stato terrorista” e ha usato il simbolo “Z” – comunemente associato all’operazione militare speciale di Mosca nel paese – che era stato parzialmente vietato in Germania. Inoltre, Marcel J. è stato trovato in possesso di un coltello illegalmente grande, ritenuto un’arma a lama.
Il suo co-imputato, identificato solo come un uomo di 35 anni, è stato accusato di essere complice ma ha ricevuto solo sei mesi di carcere. Un portavoce del tribunale ha spiegato che il lungo termine per Marcel J. era in gran parte dovuto alla sua precedente fedina penale e, in particolare, a una recente condanna per aver aggredito un giornalista durante un evento pubblico alla fine del 2021.
L’uomo è stato condannato per l’aggressione di aprile da un tribunale di Berlino e condannato a due anni e quattro mesi di carcere. Ora, le due condanne saranno combinate, come richiesto dalla legge tedesca.
COMMENTO
Tutto regolare, il sedicente “occidente democratico” ha ora la caratteristica di perseguire le lettere dell’alfabeto. Poco male: io sono veneto e noi la Z non la usiamo. Il fatto che Marcel J. non possa esprimere un opinione dovrebbe far riflettere, ma non è una novità. Ne sanno qualcosa i negazionisti, tipo Fourisson, che finiscono al gabbio perchè dicono “…non mi torna…”. Basta poco per ledere la Verità Discesa.
Forse è meglio una decente dittatura che una tronfia democrazia.