Ho sempre sostenuto l’esistenza di Israele, così come ho sempre sostenuto l’esistenza dello stato Palestinese.
L’attacco di Hamas del 7 ottobre è stato, a quanto si dice, pesantissimo, certo, però 70 anni di tribolo palestinese sommati sono altrettanto pesanti.
RAPPRESAGLIA
Come sempre la risposta di Israele è stata ben oltre il danno patito. Molto oltre: ad oggi (4.11.2023) oltre 10.000 civili di cui quasi 4.000 bambini.
Sono numeri pesanti anche per un infame, ma qui (in questo mondo) non si butta via niente.
Per essere sicuri del massimo effetto vengono ripetutamente bombardati gli ospedali: meglio dare il colpo di grazie che farli soffrire a lungo. Pare che l’opzione della camera a gas non fosse praticabile, meglio il mortaio.
Forse bombardano gli ospedali perchè sono stanchi di bombardare i soliti palazzoni visto che oramai sono vuoti perchè la gente è fuggita.
CARRI DELLA MORTE
La narrativa racconta dei carri piombati che andavano a nord, qui in Palestina si anticipa: i carri usati come bersaglio dall’aviazione, e così si risparmia di portarli nel campo di concentramento e li portano (i corpi dei palestinesi) direttamente nella fossa comune.
In pratica è stato detto (17.10.2023) ai palestinesi di andare a sud, e così intere famiglie per salvarsi sono salite sui carri, ma Israele ha pensato bene di bombardare anche un convoglio i poveri cristi già distrutti da lutti e devastazioni. Qui il camion della fuga:
poi, dopo qualche kilometro la macellazione con i cadaveri sul cassone del camion:
anche ad altri è andata in modo simile:
SENZA GASOLIO, CHI SE NE FREGA
Il 2.11.2023 IDF dichiara che nel caso mancasse il gasolio per i gruppi elettrogeni degli ospedali, avrebbero provveduto a farglielo avere. Si tratta di una forma “minima” di rispetto verso le persone, un sentimento che ogni soldato dovrebbe avere. Pronta la risposta di Netanyahu: “non se ne parla nemmeno”. Tradotto se rimangono senza corrente per gli ospedali che si fottano.
OSPEDALI DA BERSAGLIO
Questo è Al-Shifa
ma anche altri ospedali (Al-Quds)
ma anche ambulanze, come Assange ha mostrato al mondo ( a proposito, Assange è ancora detenuto illegalmente):
DICE ISRAELE
Il governo israeliano dice che colpire i civili è regolare in quanto gli uomini di Hamas si confondono con loro, anzi, Hamas usa i civili come scudo.
Quindi questo giustifica cose del genere:
Quindi essendo Hamas tra i civili allora IDF colpisce i civili. Come dire che se ci sono dei mafiosi in Sicilia (una regione a caso) allora io bombardo (si fa per dire!) tutta la Sicilia. ‘ndo cojo cojo.
Quanto alla storia del “usano scudi umani” questa è vecchia e mi ricorda il Lusitania e altre utili notizie.
QUALI TERRORISTI?
Senza andare ai tempi dei Romani, nel 1947 , secondo il National Geographic, questa era la situazione:
al volo vorrei ricordare che Nostro Signore Gesù Cristo nasce in …Palestina (da madre essena e padre della stirpe di Davide). Questo non lo scrivono i novax, è scritto nei Vangeli, infatti Betlemme era in Giudea che apparteneva appunto alla Palestina.
Sull’argomento dei confini è passato anche il leader turco:
qui Ergodan fa un grande lavoro: per i meno abbienti di neuroni, lui con un bel disegno fa capire come sono cambiati i confini di Palestina e poi Israele.
Per farla breve prima era SOLO Palestina e tra non molto sarà SOLO Israele.
Ora una persona armata che combatte per il proprio territorio e le persone ivi comprese, credo che si chiami … partigiano?
Perchè devo chiamare terrorista uno che combatte per il proprio paese? Per esempio Nelson Mandela non fu etichettato come terrorista perchè combattè per il proprio Paese. E Sandro Pertini era terrorista anche lui?
Fino al 1948 la Palestina era un protettorato britannico: chi mise le bombe che uccisero i soldati inglesi di presidio? I “padri di Israele“.
L’UNICA DEMOCRAZIA
Con la cippa. Israele non ha una costituzione. Una costituzione rappresenta la garanzia del bilanciamento dei poteri, non è roba da poco: è dal XVIII secolo che molti stati l’hanno adottata.
Il fatto che in Israele si facciano delle elezioni non significa gran che. Mi spiego: se al mio popolo piace essere governati da un re, rinunciando alle elezioni, che male c’è?
Le macchine elettorali non sono tutte uguali: abbiamo quelle farlocche americane (dove puoi votare e rivotare), abbiamo quelle italiane (dove ti mettono in silenzio) e abbiamo quelle svedesi (come esempio) che sono perfette. Bene, allora per lo stesso concetto la Svezia potrebbe espandersi verso quei paesi che sono insufficienti in democrazia. Potrebbero farlo dicendo: “…siamo l’unica democrazia europea, zitti e a cuccia!“.
DEMOCRAZIA SUPERIORE
Il resto del mondo si è dato delle leggi da rispettare (più o meno), ma Israele è diversa: ha già superato lo stadio di democrazia inferiore e quindi può evitare di rispettare le norme comuni. Per esempio il Consiglio Generale dell’ONU (dovrà pur valere qualcosa) ha condannato Israele “alcune” volte (incollo da Wikipedia):
- 1947:
- 29 November: Resolution 181: Recommending partition of the British Mandate for Palestine into Arab and Jewish states, and international status for the City of Jerusalem.
- 1948:
- 11 December: Resolution 194: Establishes Conciliation Commission; protection of and free access to Jerusalem and other Holy Places; Resolves that the refugees wishing to return to their homes and live at peace with their neighbours should be permitted to do so at the earliest practicable date, and that compensation should be paid for the property of those choosing not to return and for loss of or damage to property which, under principles of international law or in equity, should be made good by the Governments or authorities responsible
- 1949:
- 11 May: Resolution 273: Admission of Israel to membership in the UN
- 9 December: Resolution 303(IV): International Regime for Jerusalem
- 10 December: Resolution 356: Jerusalem
- 1950:
- 14 December: Resolution 468: Reduces financing for an international regime in Jerusalem.
- 1952:
- 26 January: Resolution 512: Report of the United Nations Conciliation Commission for Palestine.
- 21 December: Resolution 619: “Takes note” of Israel’s complaint against Arab ceasefire violations.
- 1956:
- 2 November: Resolution 997: Called for an immediate ceasefire in the Suez Crisis, an arms embargo on the area, and condemned Israel’s participation in the conflict as a violation of the 1949 Israel-Egypt General Armistice Agreement.
- 4 November: Resolution 998: Called for the Secretary-General to submit a plan for a United Nations peacekeeping force to secure and supervise a ceasefire in the Suez Crisis.
- 4 November: Resolution 999: Reaffirmed UN General Assembly Resolution 997.
- 5 November: Resolution 1000: UN Force for Sinai.
- 7 November: Resolution 1001: UN Force for Sinai.
- 7 November: Resolution 1002: Calls for an unconditional Israeli withdrawal from the Sinai.
- 10 November: Resolution 1003: The Suez Crisis.
- 24 November: Resolution 1120: The Suez Crisis.
- 24 November: Resolution 1121: The Suez Crisis.
- 26 November: Resolution 1122: The Suez Crisis.
- 26 November: Resolution 1089: Regarding the United Nations Emergency Force (UNEF).
- 1957:
- 19 January: Resolution 1123: The Suez Crisis.
- 2 February: Resolution 1124: The Suez Crisis.
- 2 February: Resolution 1125: The Suez Crisis.
- 22 February: Resolution 1126: The Suez Crisis.
- 27 February: Resolution 1090: Administrative and financial arrangements for the UNEF.
- 22 November: Resolution 1151: UNEF.
- 1958:
- 21 August: Resolution 1237: The Situation in the Middle East.
- 14 November: Resolution 1263: UNEF
- 13 December: Resolution 1337: Cost estimates for the UNEF.
- 1959:
- 5 December: Resolution 1441: UNEF.
- 5 December: Resolution 1442: Approvement of Major-General Gyani as commander of the UNEF.
- 1960:
- 20 December: Resolution 1575: Cost estimates for the UNEF.
- 1961:
- 20 December: Resolution 1733: Cost estimates for the UNEF.
- 1962:
- 20 December: Resolution 1864: UNEF.
- 1963
- 27 June: UN Special Assembly Resolution 1874.
- 27 June: UN Special Assembly Resolution 1875.
- 17 December: Resolution 1983 UNEF.
- 1965:
- 21 December: Resolution 2115: UNEF.
- 1966:
- 16 December: Resolution 2194: UNEF.
- 1967:
- 4 July: Resolution 2252: Humanitarian assistance in the 1967 war.
- 4 July: Resolution 2253 (ES-V): Condemns Israel’s measures to change the status of Jerusalem as invalid
- 14 July: Resolution 2254: “Deplores” Israel’s failure to abide by UN General Assembly Resolution 2253 (ES-V)
- 21 July: Resolution 2256: The Situation in the Middle East
- 18 September: Resolution 2257: The Situation in the Middle East.
- 13 December: Resolution 2304: UNEF.
- 1968:
- 19 December: Resolution 2443: Establishes the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Palestinian People.
- 1969:
- 11 December: Resolution 2546: Condemns Israeli “violations of human rights and fundamental freedoms” in the occupied territories
- 1970:
- 4 November: Resolution 2628: Urges the speedy implementation of UN Security Council Resolution 242 and recognizes that “respect for the rights of the Palestinians is an indisputable element in the establishment of a just and lasting peace in the Middle East”
- 5 December: Resolution 2727: Calls on Israel to implement the recommendations of the UN special committee investigating Israeli practices in the occupied territories
- 15 December: Resolution 2728: Report of the Special Committee to investigate Israeli practices affecting the Human Rights of the population of the Occupied Territories.
- 1971:
- 6 December: Resolution 2792: UNRWA Report. Calls for the implementation of UN General Assembly Resolution 194, stresses the “inalienable rights of the people of Palestine”, and calls on Israel to stop resettling the inhabitants of Palestinian refugee camps.
- 13 December: Resolution 2799: The Situation in the Middle East.
- 20 December: Resolution 2851: Report of the Special Committee to investigate Israeli practices affecting the Human Rights of the population of the Occupied Territories. Condemns Israeli practices in the occupied territories.
- 1972:
- 8 December: Resolution 2949: The Situation in the Middle East.
- 15 December: Resolution 3005: Report of the Special Committee to investigate Israeli practices affecting the Human Rights of the population of the Occupied Territories.
- 1973:
- 7 December: Resolution 3092: Report of the Special Committee to investigate Israeli practices affecting the Human Rights of the population of the Occupied Territories.
- 11 December: Resolution 3101: Financing of the UNEF.
- 17 December: Resolution 3175: Permanent sovereignty over natural resources in the occupied Arab territories.
- 1974:
- 31 October and 29 November: Resolution 3211: Financing of the UNEF and the United Nations Disengagement Observer Force (UNDOF).
- 29 November: Resolution 3240: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 29 November: Resolution 3246: Affirms the legitimacy of armed resistance by oppressed peoples in pursuit of the right to self-determination, and condemns governments which do not support that right
- 9 December: Resolution 3263: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 17 December: Resolution 3336: Permanent sovereignty over national resources in the occupied Arab territories.
- 1975:
- 30 October, 28 November and 2 December: Resolution 3374: Financing of the UNEF and the UNDOF.
- 10 November: United Nations General Assembly Resolution 3379: equating Zionism with racism.
- 5 December: Resolution 3414: Calls for economic sanctions and an arms embargo on Israel until it withdraws from all territories occupied in 1967 and grants the Palestinians their “inalienable national rights”.
- 11 December: Resolution 3474: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 15 December: Resolution 3516: Permanent sovereignty over national resources in the occupied Arab territories.
- 15 December: Resolution 3525: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 1976:
- 9 November: Resolution 31/6-E: Condemnation of the collaboration of Israel and South Africa.
- 24 November: Resolution 31/20: Expresses deep concern that no “just solution” to the “problem of Palestine” has been achieved, refers to the problem as the core of the Middle East conflict, and reaffirms the “inalienable rights” of the Palestinians, including the right of return and the right to national independence.
- 1 December: Resolution 31/5: Financing of the UNEF and the UNDOF.
- 9 December: Resolution 31/61: Reaffirms previous condemnations of Israel, and calls for the Security Council to take “effective measures” against Israel, and requests sanctions on Israel.
- 9 December: Resolution 31/62: Calls for an international Middle East peace conference under the auspices of the UN and co-chaired by the United States and Soviet Union.
- 10 December: Resolution 31/71: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 16 December: Resolution 31/106: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Occupied Territories.
- 21 December: Resolution 31/186: Permanent sovereignty over national resources in the occupied Arab territories.
- 1977:
- 25 October and 2 December: Resolution 32/4: Financing of the UNEF and the UNDOF.
- 28 October: Resolution 32/5: Reaffirms previous condemnations of Israel, and stresses the “urgent need” to achieve a “just and lasting peace in the Middle East”.
- 25 November: Resolution 32/20: Reaffirms previous calls for a full Israeli withdrawal from the occupied territories and an international peace conference with PLO participation.
- 2 December: Resolution 32/40: Reaffirms the “inalienable rights of the Palestinian people”, including the right to national sovereignty and the right of return.
- 12 December: Resolution 32/82: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 13 December: Resolution 32/91: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories. Calls on Israel to respect the Geneva Conventions
- 19 December: Resolution 32/161: Permanent sovereignty over national resources in the occupied Arab territories.
- 1978:
- 3 November: Resolution 33/13: Financing of the UNEF and the UNDOF.
- 7 December: Resolution 33/29: Reaffirms previous calls for a full Israeli withdrawal from the occupied territories and an international peace conference with PLO participation.
- 14 December: Resolution 33/64: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 14 December: Resolution 33/71-A: Expressing concern over military build-up and attempts to acquire nuclear weapons of Israel. Calling for arms embargo against Israel.
- 18 December: Resolution 33/113: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 1979:
- 24 January: Resolution 33/183-D: Demanding that Israel terminate all form of collaboration with South Africa.
- 25 October, 3 December and 17 December: Resolution 34/7: Financing of the UNEF and the UNDOF.
- 16 November: Resolution 34/29: Expressing concern over the deportation of the Bassam Shakaa, Mayor of Nablus, by Israel.
- 6 December: Resolution 34/70: Reaffirms previous calls for a full Israeli withdrawal from the occupied territories and an international peace conference with PLO participation.
- 11 December: Resolution 34/77: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 11 December: Resolution 34/89: Israeli nuclear armament.
- 12 December: Resolution 34/90: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 12 December: Resolution 34/93-P: Demanding that Israel terminate all forms of collaboration with South Africa.
- 14 December: Resolution 34/136: Permanent sovereignty over national resources in the occupied Arab territories.
- 1980:
- 1 December: Resolution 35/45: Financing of UNDOF.
- 5 December: Resolution 35/110: Permanent sovereignty over national resources in the occupied Arab territories.
- 11 December: Resolution 35/122: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 12 December: Resolution 35/147: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 12 December: Resolution 35/157: Israeli nuclear armament.
- 16 December: Resolution 35/206-H: Demanding that Israel terminate all forms of collaboration with South Africa.
- 16 December: Resolution 35/207: Reaffirms previous calls for a full Israeli withdrawal from the occupied territories and the establishment of a Palestinian state.
- 1981:
- 28 October: Resolution 36/15: Demanding that Israel desist any archaeological excavations in the Temple Mount.
- 13 November: Resolution 36/27: Condemns Israeli attack on Iraqi nuclear facilities and demands Israel to compensate Iraq.
- 30 November: Resolution 36/66: Financing of UNDOF.
- 9 December: Resolution 36/87: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 9 December: Resolution 36/98: Israeli nuclear armament. Demands that Israel renounce possession of nuclear weapons and submit its facilities to inspection.
- 16 December: Resolution 36/147: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 16 December: Resolution 36/150: Demands Israel to cease planning of a canal between the Dead Sea and the Mediterranean.
- 17 December: Resolution 36/172-M: Demanding that Israel terminate all forms of collaboration with South Africa.
- 17 December: Resolution 36/173: Permanent sovereignty over national resources in the occupied Arab territories.
- 17 December: UN General Assembly Resolutions 36/226 A & B: Reaffirms previous calls for a full Israeli withdrawal from the occupied territories and the establishment of a Palestinian state.
- 1982:
- 5 February: Ninth Emergency Special Session ES/9-1: The situation in the occupied Arab territories.
- 16 November: Resolution 37/18: Condemns Israel’s refusal to implement Security Council resolution 487, and demands Israel to withdraw its threat to attack nuclear facilities of neighbouring nations.
- 30 November: Resolution 37/38: Financing of UNDOF.
- 9 December: Resolution 37/75: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 9 December: Resolution 37/82: Israeli nuclear armament.
- 10 December: Resolution 37/88: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 16 December: Resolution 37/122: Demands Israel not to build a canal between the Dead Sea and the Mediterranean.
- 16 December: Resolution 37/123: Condemnation of Israel’s alleged responsibility for the Sabra and Shatila massacre by Kataeb Party in Beirut, Lebanon; resolves that the massacre was an act of genocide; condemns acts of plundering Palestinian cultural heritage; condemns the occupation of the West Bank, Gaza and the Golan Heights; and condemns the annexation of Jerusalem.
- 17 December: Resolution 37/135: Permanent sovereignty over national resources in the occupied Palestinian and other Arab territories.
- 20 December: Resolution 37/222: Living conditions of the Palestinian people in the occupied Palestinian territories.
- 1983:
- 10 November: Resolution 38/9: Reiterates the demand that Israel withdraw its threat to attack the nuclear facilities of neighbouring nations.
- 1 December: Resolution 38/35: Financing of UNDOF.
- 5 December: Resolution 38/39-F: Demanding that Israel terminate all forms of collaboration with South Africa.
- 13 December: Resolution 38/64: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 15 December: Resolution 38/69: Israeli nuclear armament.
- 15 December: Resolutions 38/79: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 15 December: Resolution 38/85: Demands Israel not to build a canal between the Dead Sea and the Mediterranean.
- 19 December: Resolution 38/144: Permanent sovereignty over national resources in the occupied Palestinian and other Arab territories.
- 19 December: Resolution 38/166: Living conditions of the Palestinian people in the occupied Palestinian territories.
- 19 December: Resolutions 38/180: Calls all nations to suspend or sever all diplomatic, economic and technological ties with Israel. Condemnation of Israel on various topics including the occupation of the West Bank, Gaza and the Golan Heights, war in Lebanon and the annexation of Jerusalem.
- 1984:
- 23 November: Resolution 39/14: Reiterates the demand that Israel withdraw its threat to attack the nuclear facilities of neighbouring nations.
- 30 November: Resolution 39/28: Financing of UNDOF.
- 12 December: Resolution 39/54: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 13 December: Resolution 39/72-C: Demanding that Israel terminate all form of collaboration with South Africa.
- 14 December: Resolutions 39/95: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 14 December: Resolution 39/101: Demands Israel not to build a canal between the Dead Sea and the Mediterranean.
- 14 December: Resolution 39/146: Reaffirmation of resolution 38/180 condemning Israel and calling all nations to cut ties with it.
- 17 December: Resolution 39/147: Israeli nuclear armament.
- 17 December: Resolution 39/169: Living conditions of the Palestinian people in the occupied Palestinian territories.
- 18 December: Resolution 39/223: Economic development projects in the occupied Palestinian territories.
- 1985:
- 1 November: Resolution 40/6: Reaffirmation of the condemnation of Israel on its attack on the Iraqi nuclear facility.
- 2 December: Resolution 40/59: Financing of UNDOF.
- 10 December: Resolution 40/64-E: Demanding that Israel terminate all forms of collaboration with South Africa.
- 12 December: Resolution 40/82: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 12 December: Resolution 40/93: Israeli nuclear armament.
- 16 December: Resolutions 40/161: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 16 December: Resolution 40/167: Decides to monitor Israel’s decision to construct a canal between the Dead Sea and the Mediterranean.
- 16 December: Resolution 40/168: Reaffirmation of resolution 38/180 condemning Israel and calling all nations to cut ties with it.
- 17 December: Resolution 40/169: Economic development projects in the occupied Palestinian territories.
- 17 December: Resolution 40/201: Living conditions of the Palestinian people in the occupied Palestinian territories.
- 1986:
- 29 October: Resolution 41/12: Calling Israel to place its nuclear facilities under the supervision of the International Atomic Energy Agency (IAEA).
- 10 November: Resolution 41/35-C: Demanding that Israel terminate all forms of collaboration with South Africa.
- 3 December: Resolution 41/44: Financing of UNDOF.
- 3 December: Resolution 41/48: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 3 December: Resolutions 41/63: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 4 December: Resolution 41/93: Israeli nuclear armament.
- 4 December: Resolution 41/162: Reaffirmation of resolution 38/180 condemning Israel and calling all nations to cut ties with it.
- 1987:
- 20 November: Resolution 42/23-D: Demanding that Israel terminate all forms of collaboration with South Africa.
- 30 November: Resolution 42/28: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 30 November: Resolution 42/44: Israeli nuclear armament.
- 3 December: Resolution 42/70: Financing of UNDOF.
- 8 December: Resolutions 42/160: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 11 December: Resolution 42/166: Assistance to the Palestinian people.
- 11 December: Resolution 42/190: Living conditions of the Palestinian people in the occupied Palestinian territories.
- 11 December: Resolution 42/209: Reaffirmation of resolution 38/180 condemning Israel and calling all nations to cut ties with it.
- 1988:
- 20 April: Resolution 43/233: Expressing shock over killing of Palestinian civilians in Nahalin.
- 3 November: Resolution 43/21: The First Palestinian Intifada.
- 5 December: Resolution 43/50-E: Demanding that Israel terminate all forms of collaboration with South Africa.
- 6 December: Resolution 43/54: Reaffirmation of resolution 38/180 condemning Israel and calling all nations to cut ties with it.
- 6 December: Resolutions 43/58: Report of the Special Committee to Investigate Israeli Practices Affecting the Human Rights of the Population of the Occupied Territories.
- 7 December: Resolution 43/65: Calling for an establishment of a nuclear-weapon-free zone in the Middle East.
- 7 December: Resolution 43/80: Israeli nuclear armament.
- 15 December: UN General Assembly Resolution 43/176: International Peace Conference; principles for peace
- 21 December: Resolution 43/228: Financing of UNDOF.
- 1991:
- 16 December: Resolution 4686: Annulled Res. 3379
- 2012
- 29 March: Resolution 66/225: Exploitation of natural resources.
- 2017
- 21 December: Resolution ES-10/19: Criticizing US policy on Jerusalem.
- 2018
- 13 June: Resolution ES-10/20: Criticizing the Israeli response to the 2018 Gaza border protests.
- 2023
- 27 October: Resolution ES-10/21: Criticizing Israeli actions in the 2023 Israel–Hamas war.
Voglio dire, nemmeno Vallanzasca in tutta la sua “gloria” ebbe mai una lista così corposa. Ovviamente ho escluso le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza ONU (e sono altrettante).
ONDA DI ODIO
I più illuminati hanno intravisto bene:
gli illuminati dicono che sono tutti simboli di antisemitismo. Sempre gli illuminati dicono che è tornata l’onda antiebraica. o antisemita.
Gli illuminato hanno una luce strana, quella della menzogna, infatti, le cose non sono proprio così:
più specifico:
In sostanza, numerosi ebrei ortodossi (=più fedeli alla tradizione) sono dalla parte del Palestinesi. Addirittura arrivano a dire che, ed esistono innumerevoli testimonianze, che nel medioriente cristiani, ebrei ed musulmani vivevano tranquillamente.
in altre parole in Palestina non servivano i buoni cow-boy israeliani: i popoli delle tre fedi avevano già una convivenza pacifica. Il che non deve sorprendere in quanto per i musulmani il rispetto del popolo del “libro” (ebrei e cristiani ) è un precetto.
COSA HA SCATENATO IL DISASTRO?
Qui è il passaggio chiave che spiega tutta la questione: le tre fedi sono ebraismo, cristianesimo e islam. Se ne è aggiunta una: il sionismo.
Il sionismo è recente (intorno al 1850) e mira a sottomettere il mondo (per dirla in breve).
La questione importante è come si presenta il sionismo. Si traveste ora da semita ora da ebreo, ma evita sempre i panni del sionista. Mi spiego meglio: quando viene contestato un sionista egli si dirà vittima di antisemitismo.
Il problema è che il semitismo e l’ebraismo NON sono equivalenti al sionismo.
Ma non basta. Quando un sionista viene criticato egli invocherà (e ammonirà) circa il dramma dell’olocausto.
Al sionista basta menzionare l’olocausto e tutto si deve piegare alla sua volontà.
Ovviamente un sionista evita accuratamente la parola “sionista”: egli la sostituisce sempre con semita o ebraico.
In sostanza il sionista una l’ebraismo o semitismo come scudo, come maschera. É un falsario.
DEL DIRITTO: ME NE FREGO!
Ecco alcuni pensieri del sionista:
- Il diritto internazionale vieta il fosforo bianco?
- non mi importa, lo uso contro i terroristi
- Il diritto internazionale vieta di bombardare i civili?
- alcuni di loro potrebbero essere terroristi
- l’ONU condanna l’apartheid?
- l’apartheid non esiste, è un’invenzione dei giornali! ah!
- qualcuno ha dubbi su olocausto?
- galera!
Su apartheid ecco un simpatico riassunto preso da Wikipedia:
Nel gennaio 5, in occasione della Revisione periodica universale quinquennale di Israele, Human Rights Watch e altri gruppi per i diritti umani hanno criticato Israele. Il direttore di Human Rights Watch a Ginevra, John Fisher, ha dichiarato: “L’impegno professato da Israele per i diritti umani durante la sua revisione delle Nazioni Unite è smentito dalla sua riluttanza ad affrontare le violazioni dei diritti umani nel contesto dell’occupazione, dei diritti dei palestinesi o delle attività illegali di insediamento”. Prima della revisione, otto organizzazioni palestinesi per i diritti umani hanno presentato un rapporto congiunto di 2018 pagine[60] che descrive in dettaglio “la creazione da parte di Israele di un regime istituzionalizzato di sistematica dominazione razziale e oppressione sul popolo palestinese nel suo insieme, che equivale al crimine di apartheid, in violazione dell’articolo 46 della Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale”.
Circa l’olocausto la questione è lunga, ma merita attenzione. Posso solo anticipare che molte cose NON tornano, primo su tutti il divieto ad opinare.
Rimaniamo nel diritto internazionale
FACCIE TOSTE
Un piccolo paese guida la politica estera di una superpotenza (gli USA). Il piccolo paese è Israele, e qui uno si chiede: perchè? Sarebbe come se S. Marino gestisse gli affari esteri dell’Italia, oppure che la Siria, decidesse con chi la Russia deve essere amica.
Molto strano: di solito è il contrario. In realtà tutto diventa chiaro: i sionisti “possiedono” gli USA, li USANO.
Quindi i sionisti possiedono gli USA e gli USA, grazie alla minaccia nucleare, possiedono il mondo. Chi può osare contro di loro (gli USA)?
Ricordiamo che le uniche due bombe sganciate sui civili sono targate USA: la minaccia è reale.
Le facce toste (Israele e USA) possono fare quel che vogliono anche in barba alle leggi internazionali.
Per esempio da 31 anni Cuba chiede che l’embargo USA le sia rimosso. Oltre a tutto ora non c’è più l’URSS, ma poi, con quale diritto l’embargo? A parte tutto, ogni anno tutti sono a favore della revoca dell’embargo tranne USA e Israele con Ucraina astenuta.
VIOLENZA CONTINUA
Bisogna essere precisi, ed i sionisti prendono bene la mira e fanno secco oggi un panettiere e domani un ciclista, purchè siano palestinesi, ovvio:
Se poi protestano i palestinesi vanno rimproverati con un colpo in testa:
ANCHE GLI ALTRI
La gara a chi raccoglie più peli con la lingua non vede solo USA e Israele. Abbiamo gli inutili corifei, gli atlantisti, i poveracci. Quasi tutto l’occidente è allineato con gli USA (e quindi Israele). La ragione di questo allineamento è semplice: sono da tempo nella “stanza del bottoni”.
Parliamo di politici e giornalisti. I politici e giornalisti devono rigare dritto: devono sempre essere con Israele, senza se e senza ma.
La pressione sui politici arriva fino a livello regionale: mesi orsono scrissi di un candidato che disse cose giuste, qui l’appunto.
Chiaramente uno stato sionista non si preoccupa del diritto internazionale e quindi può organizzare la classica operazione coperta: qui il caso di Argo-16.
E i paesi arabi? perche stanno zitti? E l’IRAN che tanto tuona contro Israele?
Semplice hanno paura di essere spazzati via da un attacco nucleare. In questo momento nel Mediterraneo di sono due portaerei americane. così, per promemoria…
LA PAROLA INFAME
Infame e disumano è il sionismo e chi lo sostiene. Quindi i sionisti sfruttano l’ebraismo e l’olocausto: col primo hanno importanza per la religione e col secondo creano il senso di colpa.
Le parole sono importanti e i sionisti usano truffano con la parole: dicono ebraico ciò che ebraico non è. Dove gli torna comodo il sionista invocherà sempre più diritti (per sè) perchè in quanto ebreo.
Sia chiaro: gli israeliani non sono tutti sionisti. Qui il problema non è la nazionalità, (e meno ancora la razza o religione) ma è la prevaricazione dei sionisti, abili nel farsi credere gli unici ebrei oppure gli unici semiti. Queste balle ora non reggono oltre, li abbiamo sgamati.
I sionisti sono esperti nel creare caos, e non è assurdo pensare che Freedman avesse ragione: le due guerre mondiali le hanno fatte scoppiare loro. (qui)
SUPERIORI NATURALMENTE
Ripetiamo alla noia: qui l’ebraismo non c’entra, nè con la vicenda palestinese nè coi precedenti. Odiare Israele, in quanto governo infame, è un diritto e non significa discriminazione razziale (tranne che per i pervertiti).
Il governo israeliano è infame in quanto sprezzante delle norme internazionali, perchè:
- tutti devono rispettare Israele e il Diritto Internazionale
- Israele può fare quel che vuole perchè si sta difendendo
tradotto in orwellese: “Tutti gli animali sono eguali, ma alcuni animali sono più eguali degli altri”
se fosse una persona, diremmo che egli ha una “faccia come il culo”, ma essendo un governo è difficilmente accostabile, ecco le solite vergogne:
va bene, il mondo è molto cattivo con i sionisti, allora adesso vediamo una lista di condanne di Israele alle quali Israele ha risposto con un “fotte cazzo”. Mentre leggete le varie righe (sono tante), ricordiamoci qualche immagine:
LA CLOACA
Bisogna abituarsi ai cattivi odori, non sempre la vita è un “Chanel n.5“.
CORAGGIOSI
COSA FARE?
Quando parla o scrive un sionista deve essere etichettato (come si faceva con i novax, i complottisti, ecc.).
Il sionista si deve sentire individuato, tracciato. Al sionista vanno ricordati gli atti criminali compiuti e al momento opportuno dovrà essere spogliato di tutto e lasciato nella “famosa” isola coi suoi “fratelli”. Si scanneranno e infine la polvere ce li farà dimenticare. Per loro il detto: “merda sei e merda ritorni”.
Non esiste perdono cristiano perchè il Cristo è stato chiarissimo:
«Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato in mare» (Mc 9,42).
Il primo passo é quindi rompere il trucco dello scambio di parole.
Ricordiamo: tutto è partito dalla “parola”:
In principio era il Logos e il Logos era presso Dio e il Logos era Dio…
E il Logos carne divenne e pose la sua tenda in mezzo a noi”.
(Giovanni 1, 1.14)
Come_asfaltare_chi_difende_israele_in_10_mosse.pdf (paolobarnard.info)
La vergogna delle mozioni contro Israele all’Onu e dell’Italia che le vota (shalom.it)
https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_United_Nations_resolutions_concerning_Israel