Il POS, la multa e l’influencer

A quanto pare il gestore di una spiaggia (per i delicati, si dice “stabilimento balneare”) sarebbe stato multato con 30€ per non aver avuto il POS operativo.

Come già molti sanno il POS è l’apparecchio per pagare con il bancomat o carta di credito.

L’ESPONENTE

Una persona di animo sensibile è rimasta talmente scioccata dallo scempio che ha dovuto far intervenire la Guardia di Finanza per porre fine alla terribile carneficina dei contanti.

Questa persona così delicata è una influencer, mica paglia. Ha molti “followers” o seguaci, o “mandoloni“.

IL POS E IL CONTANTE

In pratica col POS dicono che l’evasione fiscale terminerà, perchè tutto sarà tracciato. Ottimo. Dicono anche, per conferma, che il contante induce  a delinquere o all’evasione fiscale. Come ben sappiamo in Italia l’evasione fiscale è elevata e quindi servirebbe un contrasto.

A voler essere precisi, dicevano anche che il contante trasmetteva il Covid!

 

PRIVATI DI PRIVACY

C’è un piccolo problema: con il POS viene tracciato sì il movimento di denaro, ma anche chi ha effettuato l’acquisto.

Cioè se vado in un certo negozio e acquisto una frusta (no, non per fini politici) magari perchè sono un appassionato di sado-maso, qualcuno potrebbe un certo giorno sapere che io ho queste “inclinazioni” e magari potrebbe darmi fastidio.

In partica se vado dal mio dentista devo riempire una dozzina di fogli “per la privacy” e poi tutto quel che compro, spazzolino incluso, viene tracciato.

Sento una sottile presa per i fondelli. Ma a che serve ‘sta privacy? Per dar da mangiare a qualche manciata nipoti di notabile o politici?

Sì, lo so, il solito squaquarone mi dirà che i dati sono mascherati e solo in ceri casi si può risalire alla mia identità.

Ma io voglio che qualche mia azione della mia vita si “perda nell’oblio” e non rimanga incollata agli hard-disk. Chiedo tanto?

 

IL FATTO

La storia è riportata qui:

www.ilmattino.it/societa/persone/stintino_pos_lettini_ombrelloni_denuncia_finanza-6867849.html

 

E ANCHE NO

Trovo miserabile a cercare in giro per il mondo difetti o vizi (anche quelli) in gente che comunque lavora (e suda).

Una persona, per essere tale, dovrebbe farsi delle domande, evitando la banalità.

Per primo, questa influencer dovrebbe sapere che l’evasione sta al contante come il cavolo con la merenda. Provare ad informarsi, invece che andare in giro a guastare le giornate sarebbe molto meglio.

Due. Ma che cacchio di “lavoro” è quello di “influenzare” gli altri? A me sembra un modo diverso, più evoluto, ma sostanzialmente simile alla classica locuzione “prendere per il naso”.

E ANCHE SI

Se proprio vuole fare un servizio sociale, si metta a cercare dove viene fatto il danno alla popolazione e non a cercare chi non ha il POS. Provo con un consiglio: immagini di lavorare davvero, in proprio, provi a sudare, ma non sulla tastierina, ma a servendo ai tavoli oppure attrezzando il tornio.

Potrebbe anche darsi che all’influencer non interessi la promozione sociale, va bene, ma allora perchè spaccare i maroni al prossimo con cose inutili? Per capirci: la poveretta non è riuscita a pagare la bottiglietta d’acqua con il POS! Cacchio!

Con tutto rispetto, ma a che serve un influencer quando si preoccupa di puttanate?

 

USANDO LA TESTA

Non è obbligatorio usare la testa, però si possono fare tante altre belle cose: si può capire il significato vero del POS, passando dalle commissioni e molto altro.

Certo che anche costei ha dei bei problemi:

Simili personaggi hanno una caratteristica particolare: cercare piccoli eventi per farsi pubblicità, per rimanere on-the-top (e guadagnare senza fatica). Hanno un disprezzo per tutti coloro che non appartengono al loro rango (anche se a volte sono dei poveracci). Insomma disprezzano tutti quelli che non sono fans e che osano contraddirli od “ostacolarli”.

www.instagram.com/rita.cap/?hl=it

Bella la vita guadagnando (influencer) cercando le piccole boiate altrui. Certe persone invece che laudare il Cielo per la fortuna ottenuta, vanno in giro a seminare fastidio.

Ma possiamo mandarli a lavorare davvero?

 

 

Lascia un commento