La logistica per un esercito è fondamentale. Le battaglie si vincono grazie alla logistica (M. Cimmino).
E siccome al Pentagono non sono scemi, ecco che hanno ingaggiato il mago dei magazzini, quello per il quale gli scaffali non hanno segreti.
Il suo nome è: Di Feo Gianluca!
ANCHE GIORNALISTA
Tra le varie specialità Di Feo è anche un ottimo giornalista (a volte un pregio attira l’altro) e scrive su “la Repubblica”. Anzi è vicedirettore, mica aria fritta!
IL METANO
Ora, succede che si rompono due tubi del metano russo, sono le condotte dei North-Stream. Si rompono tutte e due e pare a seguito di due distinte esplosioni sottomarine. Siccome Schettino è ancora dentro, è esclusa automaticamente la collisione con un natante, e quindi partono le ipotesi alternative.
LIMPIDI RAGIONAMENTI
E qui entra in scena Di Feo. Essendo uno che “conosce”, uno che sa, egli illustra ai lettori (ed al popolo) come sono andate effettivamente le cose con i due gasdotti.
Egli dichiara:
Pochi credono che si tratti di un incidente e tutti sospettano dei russi.
Cribbio che intuito! Ovvio che non è un incidente, l’ho detto prima, Schettino ha un alibi di ferro, ma la cosa inquietante è il seguito: “tutti sospettano dei russi“. Cioè Di Feo ci fa capire che egli conosce i pensieri di tutti. Ha imparato la lettura del pensiero direttamente dal Mago Otelma, altro che Mago Zurlì!
Beh, mi spiace, ma io avevo sospetti differenti: o io non faccio parte di “tutti” oppure lui, Di Feo, ha cannato clamorosamente. Pazienza, andiamo avanti.
Le due esplosioni, registrate dai sismografi a poche ore di distanza e in punti diversi, non lasciano dubbi: si è trattato di un sabotaggio.
E Mosca è l’unica a disporre di uomini e mezzi per realizzarlo
Qui l’uomo della logistica appare nella sua più splendente sapienza: egli dichiara di sapere tutto degli armamenti russi e tutto degli armamenti americani. Insomma è un meticcio del KGB e CIA.
Per esempio quando nell’officina della caserma a Fort Greely (Alaska) cercano la brugola del 12, uno alza la cornetta e chiede: “a Gianlu’, ma te ti ricordi ‘ndo sta la cassetta delle brugole?” e Lui serafico: “è nella stanza vicino alla caffetteria, sul secondo ripiano a destra” e di rimando: “e ‘sti capperi! Sei un mito!“. E lui sa di essere un mito, lo sa perchè questa è la supremazia culturale della sinistra.
Ecco, questa è la giornata tipo del prode GDF (al secolo Gianluca Di Feo, de Repubblica).
RICORDI ETILICI
Di Feo, forse non ama la Storia, o meglio ama quello che gli piace della Storia: per esempio, a lui la Maddox non dice molto, forse anche il Lusitania gli dice poco. Peccato