Samuele Finetti

www.corriere.it/esteri/23_marzo_17/congresso-russofili-mosca-lavrov-steven-seagal-principessa-siciliana-nipote-de-gaulle-09eb38d8-c4aa-11ed-a953-36a49a3e7ce8.shtml

L’imprimatur ufficiale (e una parvenza di serietà) alla manifestazione l’ha data Sergej Lavrov in persona, che ha aperto i lavori con la lettura di una breve discorso firmato da Vladimir Putin: «Siamo testimoni non solo di forme di neo-nazismo, ma direttamente di nazismo vero e proprio, che si sta diffondendo ogni giorno in più Paesi europei».

e ancora, riferendosi ad un ospite intervenuta:

Eppure dal palco della kermesse si è rivolta a una platea composta anche di un buon numero di complottisti per denunciare la «creazione della russofobia come nuova forma di colonizzazione» voluta dagli americani già colpevoli di aver invaso la sua amata isola nell’estate del 1943.

COMMENTO

Per quanto attenuato, il personaggio tratta con inutile sarcasmo un evento, in ogni modo ufficiale, svolto alla luce del sole. La “parvenza di serietà” lascerebbe intendere che i convenuti fossero delle caricature, ma non è dato conoscere sulla base di quale ragionamento. Il personaggio può legittimamente ave re le sue simpatie, ma la cronaca ne dovrebbe essere salva. Inoltre l’utilizzo del termine “complottista” rende evidente l’obiettivo reale del personaggio, ovvero lo screditamento. Da un giornalista, di cronaca, ci si aspetterebbe delle notizie e non le sue intime opinioni.