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È stata reintegrata al lavoro la psicologa toscana, sospesa dall’Ordine professionale per essersi rifiutata di vaccinarsi. Ma quello che lascia senza parole (e che sancisce il trionfo delle fake news) è la fantasiosa sentenza con cui viene revocato il suo allontanamento dallo studio. Per la serie: come mandare all’aria gli anni di studio di fior fior di ricercatori, riducendoli a un mucchio di scienziati pazzi. La donna «non può essere costretta a sottoporsi a vaccini sperimentali talmente invasivi da insinuarsi nel Dna, alterandolo in modo che potrebbe risultare irreversibile con effetti ad oggi non prevedibili per la vita e la salute» scrive il giudice civile Susanna Zanda. Un provvedimento d’urgenza che sembra un copia e incolla di un sito No vax.
COMMENTO
In prima battura, una sentenza può essere criticata, ma mai “offesa”: dire che pare un “copia&incolla” è forse un po’ eccessivo.
In secondo luogo, vanno definite le fake-news. Se io dico che l’affondamento del Lusitania fu un atto criminale, allora diffondo una fake-news. Sì, perchè è ampiamente acclarato che il Lusitania trasportava armi e quindi era un legittimo obiettivo militare. Al contrario, nell’ambito scientifico, è il dubbio a governare e non il dogma (che semmai attiene al Papa). La sentenza, onestamente, pone una questione di precauzione che è come noto precedente alle azioni. Forse l’autrice preferisce prima agire e poi pensare (e magari pentirsi). Questione di stile.