Dicono di lui (o forse dice di sè):
“Analista geopolitico e giornalista, consigliere scientifico e coordinatore per l’America di Limes, rivista italiana di geopolitica. È inoltre chief geopolitical analyst di Macrogeo, think tank geopolitico e macrofinanziario. È socio della Società italiana di storia militare. È lecturer di geopolitica mediorientale presso la Scuola di formazione del Dipartimento per le informazioni di Sicurezza (DIS, Presidenza del Consiglio) e di narrazione geopolitica presso la Scuola Holden di Torino. Scrive di geopolitica americana per Conflits, rivista francese di geopolitica, e per Gnosis, rivista italiana di intelligence. In passato ha firmato commenti di geopolitica per Italy Daily, il supplemento italiano di The International Herald Tribune. Tiene seminari e conferenze presso numerose università italiane e straniere.“.
ecco un saggio della sua saggezza:
“Le forze armate russe hanno cominciato un attacco contro l’intero territorio ucraino, dal cielo e da terra. Con la giustificazione posticcia di dover denazificare il paese, ovvero piegarlo alla propria volontà. Entrando anche dalla Bielorussia, oltre che dal Donbass. Paralizzando le istallazioni militari, i centri nevralgici, bloccando l’accesso al mare.”
Nei diversi interventi, specie televisivi, egli mostra una buona avversione russa e una fede certa nell’occidente, meglio se NATO.
Domanda: da dove ottiene queste informazioni? Chi glielo dice? immagino sia un segreto, ma allora possono essere tranquillamente “aria fritta”. è una ipotesi…
Quel che è certo è il ruolo televisivo su LA7: il “ribattitore”.