“La sua figura – spiega un comunicato della questura – ha dal principio assunto rilievo strategico nella campagna di protesta contro le misure di contenimento della pandemia quale amministratore della chat Telegram “No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano” e del gruppo Facebook “No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2”. Attraverso un “malizioso e ingannevole uso dei social network” il 19enne già dalla scorsa estate si sarebbe proposto come “fondamentale punto di riferimento per i No Vax, ideando e lanciando per la prima volta il corteo da piazza Fontana il sabato pomeriggio. La martellante campagna mediatica è continuata attraverso messaggi motivazionali tesi a mantenere viva la protesta del sabato (come noto, mai preavvisata come normativamente previsto) nonché promuovere, organizzare e pubblicizzare nuovi momenti di aggregazione, quali i presidi del martedì e giovedì sera in piazza Fontana”.”
COMMENTO
“malizioso e ingannevole uso dei social network” sono i termini sproporzionati oltre che irrilevanti giuridicamente. Se l’inganno è frode allora il fatto è frode. Punto. Pare che l’intenzione sia di rincarare la dose di accuse o rendere la posizione dell’indagato più difficile. A che pro?