Oggi è il 2 giugno, festa delle Repubblica. E siccome il “nostro pianger fa male al Re” allora vediamo di stare allegri…
IN PRINCIPIO L’OVRA
La Repubblica Italiana è contro i totalitarismi. Insomma, per dirla breve , contro il fascismo. E si capisce: molti esponenti della neonata Repubblica erano accesi antifascisti.
Costoro, gli antifascisti, o meglio i Padri della Repubblica, erano le vittime di un mostro orribile: l’OVRA!
Questa creatura degli abissi tormentava gli oppositori al punto creare minuziosi dossier, perchè dell’oppositore bisognava sapere tutto. Se poi l’oppositore non capiva chi aveva il bastone, allora bastava farglielo assaggiare, magari condito con dell’olio (di ricino naturalmente).
In questa maniera sono state “educate” centinaia e centinaia di persone.
Poi il fascismo deve averne fatta qualcuna di troppo, tanto che la storia è (parzialmente) finita presso un benzinaio alla fine di Corso Buenos Aires. Credo fosse Piazzale Loreto, credo.
COME COL PORCO
Siccome questo è un Paese molto efficiente, allora fu detto e allora fu fatto: habemus Digos! Jubilate!
DIGOS, PERCHÉ?
Non sempre, ma qualche volta, lo giuro, questo pensiero mi toglie il sonno. 
Un po’ come dopo la cena con cassœula vuncia e sgombro: mi giro e rigiro nel letto.
Il pensiero è questo: come può un Paese che ha patito la polizia politica (del Fascio) ad avere una nuova polizia politica?
Stando alle proporzioni aritmetiche, verrebbe da dire:
OVRA / Fascismo = Digos / x
è quel cacchio di “x” che mi tormenta: ma allora noi cosa siamo una mezza repubblica? un quarto di repubblica?
La questione potrebbe migliorare se Digos fosse diversa da OVRA.
Ora, sia chiaro, non ho elementi sui dettagli operativi di OVRA e di Digos (e mai lo avrò), e quindi mi fermo alla sostanziale definizione dei due “enti”. Si tratta in pratica, di organi di polizia politica. A me basta questo.
POPOLO, REPUBBLICA E DIGOS
Ancora non capisco. Se la repubblica è democratica perchè il popolo (unico sovrano) deve aver timore di sè stesso?
Mi spiego, se domani la maggioranza volesse essere di destra (sempre che esiste la definizione), a quel punto non dovrò far altro che riconoscere il (momentaneo) vincitore. Il quale (il vincitore) non vorrà impacchettarmi al confino perchè la Costituzione dovrebbe impedirglielo.
In altre parole, io non faccio il balordo vendicativo e il vincitore non mi tormenta perchè entrambi rispettiamo la Costituzione.
POI LA DERIVA
Il Salvini-pensiero (esiste?) dice che la polizia, di qualunque “parrocchia” è sempre buona: sia polizia stradale, informatica, di frontiera, e via dicendo fino alla Digos. Tout se tien.
Ricordo il Bobo Maroni che morde il poliziotto (link), ma quella era un’altra storia e forse un’altra Lega (e forse altri poliziotti…).
Almeno Salvini è sincero: dice quello che riesce a pensare. Vorrei sapere il pensiero di un Letta sulle “polizie”: Dato Non Pervenuto.
Sin da subito, la Repubblica ha voluto dotarsi di apparati che controllassero i politicamente-diversi. Ovvero le persone con idee non presenti in Parlamento.
Qui è l’assurdo: la democrazia è terminata nel momento in cui i cittadini “extraparlamentari” venivano schedati. Infatti in questo modo si sanciva che esistevano due categorie di cittadini: i buoni e i pericolosi (teoricamente).
Oltretutto, in questa maniera si poteva “tagliare-le-gambe” a tutti i movimenti in procinto di diventare partito. Piaccia o no , questa è storia che purtroppo continua.
OLTRE LA DIGOS
La Digos, come in tutti i sistemi simili, è la parte evidente, scoperta, poi esiste un livello ulteriore, chiamiamolo dei “dissuasori”. E ancora mi rigira la cassœula vuncia perchè mi arrovello a capire per chi lavorino i “dissuasori”. Mah, prenderò del bicarbonato (il ricino può attendere). Buona notte.
