Succede che qualcuno voglia dire la sua.
Ê successo che un uomo, un medico, con altre persone abbi allestito un punto di informazione circa i crimini di Israele.
Essendo inglese preferisce manifestare in Gran Bretagna. Ed è qui il problema: gli schiavi dei bastardi (ovvero i sionisti infami) accusano il medico di istigazione all’odio e lo arrestano.
Insomma una volta era brutto fare del male fisicamente, ora è peggio se uno pensa male di uno cattivo.
IN PRECEDENZA
In Precedenza, il solo ipotizzare che l’Olocausto fosse stato un cicinino pompato ad arte, era motivo di crocifissione. Tutti dovevano dire che erano stati assassinati 6 milioni di ebrei. Bisognava dire che il Terzo Reich era invidioso degli ebrei e che li voleva tutti morti per impossessarsi dei loro ori.
E così per una opinione di “scetticismo” si poteva, e si può, finire in galera. Ovviamente per tutti gli altri crimini o inganni esiste la massima libertà: qualcuno dice che il Cristo non sia esistito, altri che la Donazione di Costantino sia vera oppure che i pellerossa siano un fake di Hollywood. Tutto si può dire, ma sui sionisti nessun scherzo: guai a chi li contraddice.
ROTTURA
Questa strafottenza sionista comincia ad essere un po’ troppo pesante. Per decenni hanno ingannato il mondo e ancora adesso ci provano.
All’Aja, alla Corte Penale Internazionale i sionisti hanno detto: ” Genocidio? Bombardamento su ospedali? Noi no!“. Credo che un processo a simili infami sia un trattamento troppo di favore: vanno presi a pedate e fatti precipitare nelle umide e fetide celle.
LAMPANTE
L’evidenza della menzogna sionista è oramai chiarissima: si nascondono dietro il semitismo. Qualsiasi critica ad Israele loro (i sionisti) lo definiscono antisemitismo, che essendo una sorta di odio razziale fa subito scattare le manette.
LIBERTÀ
Ci hanno fatto credere che eravamo liberi, liberi di stare nel “loro” recinto. E noi eravamo contenti perchè col telefonino si poteva chattare. Il pensare non era un problema perchè era inutile: eravamo dalla parte del giusto, punto e zitti!
Ma non so per quanto ancora.