Chi tocca i fili…

Recentemente una sentenza del Tribunale di Milano, ha assolto degli “antagonisti” da un odioso reato. La pubblica accusa ha rinunciato al ricorso.

 

ISTIGAZIONE ALL’ODIO

L’odio i questione è quello etnico o razziale. Per quello calcistico, bisogna attendere, ma basta aver fiducia che arriverà: moriremo tutti juventini o milanisti o altro ancora.

IL FATTO

A quanto pare, gli ex-imputati, avevano protestato in modo “colorito” verso dei vessillanti israeliani appartenenti alle “Brigate Ebraiche”. Motivo di queste pseudo-minacce (fare il segno della “pistola” in piazza aperta è chiaramente una pseudo-minaccia!).

Da qui è scaturita l’immancabile querela per istigazione all’odio razziale. In altri tempi avrebbero affibbiato anche il “caso Moro”, ma oramai i tempi erano scaduti.

Su questo sito l’accaduto è stato menzionato nella pagina Cristina Bassi.

BRIGATISTI EBRAICI

Un gruppo di persone che si vuole far identificare per il proprio credo, compie una azione subdola: usa la fede come paravento. Sì perchè qualsiasi critica, anche aspra a codesti gruppi, rischia di finire nel querelificio dell’odio razziale.

Potevano chiamarsi “Brigata Abramo”? Non era meglio? Qui vi è quindi la prima azione disdicevole. Ma andiamo oltre.

La protesta si è elevata di fronte ai vessilli israeliani. Qui sembra di essere di fronte all'”appropriazione indebita” di fede.  Infatti, cosa c’entra Israele con l’ebraismo? Gli ebrei ortodossi sono “meno” ebrei?

BRIGATISTI SIONISTI

Se ne parla poco di loro. Sono spesso taciuti per timore di toccare dei fili pericolosi. Come noto chi critica il sionismo rischia grosso. Israele avrà elezioni ed avrà un Parlamento, ma niente toglie alle sue pratiche criminali.

Sì, ho scritto criminale, perchè chi ammazza è un criminale, sia esso uno Stato o sia un comune cittadino.

La lista del body count di Israele è lunghissima. Tutte operazioni coperte, operazioni autorizzate dal governo ed attuate dai servizi.

L’ARTE DELL’INGANNO

Ribadendo che l’ebraismo non ha nessuna connessione in questa vicenda, bisogna riconoscere, una subdola dote che taluni hanno, ovvero quella di farsi sempre credere delle povere vittime. Vittime perchè gli altri sono odiatori del loro Dio.

Balle. I Musulmani hanno rispetto per il “popolo del libro” ovvero chi inizia dalla Bibbia. Per i Cristiani, c’è stato un risentimento (“Oremus et pro perfidis Judaeis“) per aver fatto mettere in croce il Cristo, ma poi col perdono (cristiano) tutto s’aggiusta.

Insomma la classica regoletta partenopea: “chiagni-e-fotti“.

 

STRANE RELAZIONI

Pare che i giornali, i media , abbiano sempre un “favore” verso questi “brigatisti”: guai a criticarli, altrimenti se va bene scatta l’odio razziale.

Non è chiaro se il mondo dell’editoria sia asservito a queste logiche oppure ne sia parte attiva. Non è chiaro. Quel che è chiaro è l’intoccabilità per abuso di posizione.

 

PER CAPIRCI

Se lo mettano in testa che gli “inferiori” (cioè noi non sionisti) non hanno odio per alcuno. Se poi volessero (i sionisti) rispettare anche loro le persone (di altra fede) e i trattati internazionali (diritti umani), allora vedrebbero che non starebbero poi così tanto sulle scatole agli “antagonisti” et similia.

Così, per dire.

 

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