Busto dice basta alla Guerra

il giorno 5 novembre 2022 dalle ore 15:30, a Busto Arsizio, in Piazza S. Maria,

l’Assemblea invita a partecipare:

ecco un utile promemoria (ringrazio Giorgio) per l’evento in calendario (sabato 5.11.2022 or 15:30):

30 settembre 2022, vediamo il presidente Zelenskyi per le strade di Kiev insieme a due militari a leggere la richiesta di formale adesione alla NATO.

Per capire come si è arrivati a questo punto bisogna tornare indietro alla caduta della cortina di ferro nel 1990, quando venne promesso al presidente sovietico di allora Gorbaciov che, in cambio della pacifica riunificazione tedesca, la NATO non si sarebbe mai espansa verso Est… ma non è andata così. Dal 1999 al 2020 sono entrati nella NATO quasi tutti gli Stati dell’ex Patto di Varsavia, tanto da formare un’unico bastione difensivo del Patto Atlantico dal Mar Nero al Mar Baltico.

Intanto in Ucraina, attraverso due colpi di Stato viene fondato un regime fortemente ostile alla Russia e si arriva alla guerra civile nelle regioni di Lugansk e Donetsk ovvero il bacino minerario del Donbass, la più grande riserva di terre rare (i materiali, come il litio, alla base dell’industria hi-tech) d’Europa.

Poi l’invasione russa e la guerra aperta, con fiumi di armi che arrivano in Ucraina dai paesi della NATO, con l’Italia in prima fila. Intanto il Belpaese è condannato alla rovina economica e della pace non parla quasi nessuno, ma ne abbiamo disperatamente bisogno tutti… quindi non resta altro che far sentire la nostra voce.

Qualcosa lo aggiungo io.

In queste ore, per festeggiare la ricorrenza dei 100 anni, il Governo vara il provvedimenti anti-rave. Sono contento, sono contento di avere dei governanti professionisti (nel senso stanno lì da una vita) che capiscono al volo i problemi del Paese e che sanno come prevenirli. Io con questi governanti dormo tranquillo (che è poi quello che loro desiderano).

 

MALEDETTI RAVE

Recentemente Caritas ha “certificato” almeno 6 milioni di poveri in Italia che, ricordiamolo, ha 68 milioni di abitanti. Suppergiù un 10%. E di chi è la colpa? Ovvio, dei continui rave che i giovani organizzano.

Come noto un rave è in grado di bloccare interi comparti produttivi, di alterare intere filiere distributive e tanto altro ancora. Diverse zone del Paese sono finite sul lastrico per colpa dei troppi rave. Ho anche sentito dire da scienziati medicali che troppi rave fanno venire la cecità. Capite bene che è un problema!

In alcuni ambienti si parla dei rave come causa della penuria di chipset: molti semiconduttori vengono impiegati in complesse apparecchiature che vengono poi utilizzate nei rave e così i missili li dobbiamo costruire con le valvole termoioniche. Non è giusto.

 

SAPER DISTINGUERE

Il rave è subdolo, per esempio è facile confonderlo, per esempio i meeting al Papeete sembrano dei rave, ma in realtà sono dei party-galanti. Un po’ come le cene-galanti con le mignotte.

 

 

non è un rave

 

SERVE UN FRENO

E quindi come fare per bloccare gli odiati rave? Non è facile, servono persone di sana e robusta Costituzione (Crosetto-like), sentite che elaborato pensiero finirà in Gazzetta Ufficiale:

Art. 434-bis (Invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumita’ pubblica o la salute pubblica). – L’invasione di terreni o edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumita’ pubblica o la salute pubblica consiste nell’invasione arbitraria di terreni o edifici altrui, pubblici o privati, commessa da un numero di persone superiore a cinquanta, allo scopo di organizzare un raduno, quando dallo stesso puo’ derivare un pericolo per l’ordine pubblico o l’incolumita’ pubblica o la salute pubblica.

quindi un raduno “al volo” di un gruppo di motociclisti, essendo motorizzati, sono potenzialmente pericolosi e quindi rischiano anche 6 anni di galera. E mi sembra il minimo. E poi diciamolo: ste cazze di moto fanno un casino infernale…

Ma non basta, ci vuole determinazione, guardate un po’:

E’ sempre ordinata la confisca ai sensi dell’articolo 240, secondo comma, del codice penale, delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato di cui al primo comma nonche’ di quelle utilizzate nei medesimi casi per realizzare le finalita’ dell’occupazione.

cioè amplificatori, centraline DMX e via dicendo sono equiparate alla detenzione di armi o proventi dal traffico di organi. Questo materiale viene confiscato e si dice che nella prima stesura del decreto volevano che venisse rotto in testa ai delinquenti del rave. Poi sembrava brutto e allora qualcuno ha detto: “e se invece gli ciuliamo [NdR, freghiamo] noi gli ampli e le casse per le nostre belle feste?”. Giusto! Vai di confisca!

 

LA VASCA, LA DOCCIA, IL RAVE E IL PARTY

Parafrasando il grande Giorgio Gaber,

il rave è di sinistra e il party è di destra,

ma cos’è questa destra cos’è ‘sta sinistra…

 

MA ALLORA PERCHÉ?

Perchè vietare ai giovani di trovarsi, fare anche cagnara (in zone periferiche) e tirare tardi? Troppo alcool? e allora perchè viene venduto con tanto di accise statali? Troppe canne? abbiamo evidenze di irreversibili danni all’organismo? Ma per lo spaccio di stupefacenti pesanti non ci sono già le leggi?

 

RACCOMANDAZIONE

Per il 434bis, ci dicono che non ci dobbiamo preoccupare e che la libertà non è in discussione. Hanno ragione: ci tolgono la libertà senza poter discutere. É già successo: Covid-docet. Pazienza, mi consolerò col ministro-capitano:

con uno così possiamo stare allegri. Come lui.

 

RIFERIMENTI: Ordinamento penitenziario, rinvio della riforma Cartabia al 30/12/2022, Covid e rave party (nuovo art. 434-bis c.p.): pubblicato in Gazzetta Ufficiale – ed in vigore da ieri – il decreto-legge 31 ottobre 2022, n. 162 – Giurisprudenza penale

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