Beniamino libera tutti

Beniamino Zuncheddu è colpevole di essere innocente. Da 33 anni, una vita.

Ne stanno parlando in tanti del suo caso: è finito nel tritacarne delle Giustizia grazie ad una traduzione “creativa” di una sua intercettazione.

Lo hanno accusato di aver ammazzato tre persone e ferita una quarta. Sarebbe stato “riconosciuto” dal sopravvissuto su gentile “ispirazione” di un poliziotto.

TRASCRIZIONI

Siccome non è la prima volta che uno finisce ai ferri o al gabbio per le trascrizioni, allora sarebbe appena il caso di capire come diamine vengono fatte queste autentiche opere letterarie.

Al volo mi ricordo Massaro, un muratore che grazie alla sapiente interpretazione si è fatto 25 anni di galera e poi “oops!”: libero, ma non risarcito. (qui un riferimento).

Un altro è il marocchino che aveva lavorato a Mapello zona dove era poi scomparsa la povera Yara: anche in questo caso il primo traduttore capisce “roma per toma” e per fortuna il secondo interprete capisce giusto e la persona viene rilasciata.

CELEBRAZIONI ANNUALI

Ogni anno viene celebrato l’inizio dell’Anno Giudiziario. Tutti in ghingheri con ermellini e tacchi 10 (le donne, immagino).

Vengono recitate le statistiche e gli impegni che poi sono sempre gli stessi obiettivi di quanto all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario lo presiedeva Sandro Pertini. ‘sti cazzi, così per dire!

SAREBBE ORA

Siccome di questi erroretti cominciano ad essercene un po’ troppi, sarebbe il caso di fare il punto.

Abbiamo innocenti in galera, ma è troppo scomodo riconoscerlo.

I “colpevoli” di questi crimini, non solo vanno cacciati, ma devono “penare” ovvero devono odiare il giorno nel quale hanno iniziato la carriera nella Giustizia.

Giusto oggi, 13.10.2023, è in corso una semplice manifestazione in favore di Beniamino (=perchè sia riconosciuto per quel che è, innocente) però il Tribunale non gli ha permesso di parteciparvi se non con le manette ai polsi. Piccolo particolare: egli prendo ogni giono l’autobus per andare a lavorare all’esterno del carcere. Chiaro?

Vi ricordate dell’arresto di Enzo Tortora? Arresto in favore di telecamere.

Parafrasando Shekespeare:

C’è del marcio in Danimarca, ma mai come nella Magistratura italiana.

 

Beniamino Zuncheddu, a Roma il sit-in alla Corte d’appello per la revisione del processo – L’Unione Sarda.it

wp_12994621

Learn More →

Lascia un commento