dalla cronaca del arriva un titolo curioso:
IN SINTESI
Stando all’articolo, un cliente una turista, va a cena in un ristorante. Siccome nessuno è perfetto, pare sia capitato che il personale (forse il titolare) abbia servito male il cliente e questi se ne sia lamentato in modo deciso.
Il ristoratore, turbato, ha denunciato la turista tanto da arrivare alla condanna per diffamazione con tanto di “ristoro” (per il ristoratore) di oltre 7000 euro.
COSA DICONO SIA SUCCESSO?
Da qualche dettaglio in più, sempre nell’articolo di cronaca, risulterebbero:
- ritardo di 90 minuti per avere i primi piatti
- nessuna scusa per il pessimo servizio
- prezzo alto (costoso)
- cibo “normale”
- minacce ed offese alle rimostranze della turista
CONSIDERAZIONE
Se un ristoratore è bravo non ha bisogno della sponda giudiziaria.
Se un ristoratore è gentile ne parlano positivamente le persone.
Se un ristoratore fa aspettare 90 minuti prima di portare un primo, vuol dire che era meglio se imparava un altro mestiere.
Se un ristoratore non si scusa per un disguido (offrendo dolce e liquore) è bene che si trovi una migliore occupazione.
Avere un ristorante non significa far da mangiare: per quello ci sono già anche le mense caritatevoli. Essere ristoratore significa prima di tutto accontentare i clienti per rendere quelle due ore piacevoli.
In definitiva conviene evitare questo locale, non si sa mai. Se anche la libertà di critica sulle buone maniere viene multata allora siamo a fine corsa.