Siccome le riforme non si possono fare, allora conviene distrarre il popolo con qualche amenità.
Ci aveva provato Crosetto, con la storia di Wagner di qua e Wagner di la (anche sul pianerottolo), ma non bastava: ha fatto ridere mezzomondo (quello di là) per una giornata poi tutto si è sgonfiato (la notizia, lui è rimasto intatto).
SE CI FOSSE BENNY HILL…
In Italia, unico paese al mondo, c’è il ministro dei Favori Pubblici.
Infatti Salvini appena cambiata la cadrega, si è tolta la polo poliziesca e si è messo l’elmetto da carpentiere.
Immagino la sua emozione ad indossare il casco, lo stesso casco che indossa la gente che lavora: da brividi!
Sia chiaro: Salvini ha dimostrato che un politico serio non è incollato alla sedia, semplicemente passa da una sedia all’altra, un po’ come le macchine in leasing, tanto chi paga è sempre lo stesso.
In ogni modo il nostro ministro è lì per fare dei favori. Non ci credete? Proviamo a pensare…
Ah , dimenticavo: che c’entra Benny Hill? Semplice: faceva ridere!
AFFERMAVA GIOVANNINI
Correva il giorno 4 agosto 2021 e il ministro (allora) affermava:
per dar seguito all’impegno del Governo, si dovrebbe dovrebbe procedere con la redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica per le due opzioni evidenziate
www.ilsole24ore.com/art/giovannini-ponte-stretto-progetto-fattibilita-entro-primavera-2022-AETdxAb
In pratica veniva detto che prima di scegliere chi /come avrebbe fatto il ponte sullo Stretto, il Governo avrebbe fatto “due conti”. Bravo Giovannini, però il problema è prima: prima ancora di scegliere tra A e B, si doveva fare bene i conti e discuterli. Stiamo parlando di 3 o 4 miliardi di euro.
SOCIETÀ PER OZIO
Sempre unici, in Italia abbiamo, oltre alle Società per Azioni” anche le “Società per Ozio”: fanno un kaiser, ma ci costano lo stesso.
Quando l’amico dello zio di Ruby, al secolo “Silvio” promette un milione di posti di lavoro, per rincarare la dose dice che farà il Ponte sullo Stretto. Capirai, mica lo regalava, lo pagavano gli italiani e lui ci faceva pure bella figura!
Comunque, i nostri politici, molto oculati, diedero vita alla società incaricata di gestire il progetto. Per farla breve, questa società non ha prodotto utilità, ma ha già consumato 1,2 miliardi in “giro-carta”.
Perchè dico “giro-carta”? Semplice: almeno uno straccio di business-plan lo potevano fare tra una pausa caffè e l’altra, e invece niente.
Qualcuno dice che la “Società per lo Stretto” è comunque a capitale pubblico, e quindi non c’è stato favore ai privati: balle! La società in questione è posseduta per la metà da ANAS, però nel capitale ci sono anche Intesa San Paolo e Unicredit (che non sono pubbliche).
SOLITA STORIA
Queste società “poco operative” hanno un secondo (e forse primario) scopo: quello di distribuire compensi. Hanno il loro bel Consiglio di amministrazione con tanti bei consiglieri e tutto il solito giro di amici o parenti. Vecchia storia. La prova: semplice, nessuno mette in piedi una struttura per non produrre e se lo fa la i motivo è per far divorare il capitale.
LA DESTRA OPERATIVA
Siccome la destra è per “il fare” (la sinistra invece si fa “da sè”) allora il Salvini, uno dei massimi esperti di economia dei trasporti, decide di partire per costruire. L’altro ieri l’ho visto in giardino a provare la cazzuola nuova presa apposta per la posa della prima pietra. C’erano intorno i vicini a fare il tifo (essendo già vaccinati per il Covid, era rimasto il tifo) e dicevano: “vai di cazzuola Matteo!” e un altro: “slappa [NdT – bergamascamente “spalma”] la malta, pota!“. Uno spettacolo.
Al Matteo carpentiere non è venuto il dubbio sulla reale convenienza dell’opera. Sarà che è esperto appunto in economia dei trasporti, ma non vorrei che fosse solo esperto a pagare meno la metropolitana usando il settimanale al posti dei biglietti singoli. Non vorrei.
TIRANDO UN RESPIRO
Riflettiamo. Questo gruppo di persone che dovrebbero servire il Popolo (ministro viene dal latino minister, servitore), questo gruppo dicevo, si accinge a far spendere 3 o 4 miliardi alla nazione e noi non abbiamo uno straccio di carta igienica con due conti fatti?! Ci rendiamo conto?
L’interesse della nazione si fa, facendo spese oculate, come le farebbe il “buon padre di famiglia”. Nessuno, credo, sia contrario a priori, però le cose vanno ben bene soppesate. Spendere una montagna di quattrini senza avere il ritorno è un esercizio che è fin troppo ripetuto.
Passi per le strutture olimpiche poi finite in discarica, passi per l’Expo, che poi bisogna trovargli “una sistemazione” (ciulando sui dati sanitari dei lombardi). E mi fermo qui, la lista sembra infinita, però il Ponte sarebbe l’opera Magna, quella per la quale generazioni dovrebbero lavorare per ripagare.
Qualcuno dice, “Siccome il capocommessa è Impregilo, allora l’opera è italiana“. Mah, solo un maduk può dire una boiata del genere: i soldi finiscono in tasca a Salini e alle solite banche. Poi con quei soldi ci fanno quello che vogliono e dove vogliono. Ovvio.
ANALISI SISMICA
Siccome nella zona calabro-sicula ogni tanto arriva un terremoto, allora tutti i baccalà si son messi a discutere se il ponte riesce a stare in piedi. Cioè, la discussione non è sulla convenienza o meno, ma se regge. Ovviamente il Partito dello Spreco Tranquillo, rassicura tutti e dice che per non far crollare il ponte è necessario spendere di più per renderlo più sicuro. E vai di aumento della spesa.
CHI TROVA UN AMICO
Il governo piace e tutti amano il governo e allora cosa fa un bravo Governo? Fa degli omaggi per sdebitarsi di cotanta simpatia. Per esempio spende soldi per far fare agli amici dei lavori, che poi sono dei favori, favori pubblici perchè li paghiamo noi. Vogliamo che scommettere che i politici che sponsorizzano un bel giorno (a breve) saranno gratificati?
Ma uno come Salvini che c’entra con le opere pubbliche? Forse è pratico col Lego. Che ci fa uno come lui in quel posto? (al ministero, volevo dire).
RICAPITOLANDO
Non sappiamo se il Ponte convenga o meno. Quello della Manica , l’Eurotunnel, è in perdita e le previsioni sono state cannate per bene.
Si propongono delle opere faraoniche senza che il Popolo l’abbia deciso direttamente.
Non sono stati resi noti i conti previsionali. Hanno deciso per conto loro come deve essere usato il nostro portafogli.
Non è portare sfortuna, ma è sempre bene pensare a come vengono spesi i soldi pubblici, specie quando il cibo qualcuno lo deve cercare nella spazzatura.
Voglio vedere i conti: chiedo troppo?