Esiste un farmaco che ha un nome che però condivide con un altro farmaco. Chiaro?
Assolutamente no!
DUE VERSIONI
In commercio esiste:
Il primo contiene PARACETAMOLO, mentre il secondo ACETILCISTEINA.
Quindi riassumendo:
- Fluimicil raffreddore –> PARACETAMOLO –> “dubbio” su Covid
- Fluimicil mucolitico –> ACETILCISTEINA –> usato in terapia domiciliare
EFFICACIA
Come noto, non è possibile esprimere pareri sull’efficacia dei farmaci. Diciamo che è legittimo disquisire sull’immacolatezza della Madre del Cristo, ma non è possibile parlare dei farmaci se non si è un satrapo.
E invece no! Il diritto di esprimersi è incontenibile in una democrazia! Piaccia o no!
Quindi, a quanto risulta, esistono esperienze positive su ACETILCISTEINA nelle terapie domiciliari, ed al contrario pare che il PARACETAMOLO crei più danni che benefici.
CAMBIO NOME
Allora perchè non cambiare nome quando il principio attivo è diametralmente opposto? Cioè i due farmaci non hanno “lievi” differenze (p.es. un eccipiente, un “carbossilico”, ecc.), ma sono completamente diversi.
Unico punto in comune tra i due è che possono essere usati in caso di malattia! Capirai che differenza!
Noi ci ricordiamo che dove serviva vendere, il farmaco “sboldro” (scarso, sic!) veniva “ri-carrozzato”, vedasi Astra-Zeneca in Vaxzevria (qui il link).
In questo caso la cofusione è tollerata, o forse, forse… gradita!
Complimenti!