Super-Impotenza – II^parte

Questo racconto è estratto da “Rollback!”, scaricabile integralmente qui:

https://www.stadiofinale.it/wp-content/uploads/2024/12/rollback.pdf

 

 

ORDINE D’ARRESTO

Il 21 novembre 2024 la Prima Camera preliminare della Corte Penale Internazionale dell’Aja ha così deciso1:

  • rigettato la contestazione di giurisdizione, promossa da Israele

  • emesso due mandati di cattura:

    • Benjamin Netanyahu

    • Yoav Gallant

Tale doppio colpo è stato mal digerito da molti americani, i quali hanno sempre sostenuto le “ragioni” di Israele.

Per  la dignità annuale ha il prezzo di 1.000.580 USD, questa è la cifra che percepisce da Israele per disonorare il proprio Paese e mettere a rischio gli alleati/vassalli.

 

Per essere sicuro di essere stato compreso il prode Lindsey Graham è arrivato a chiedere di sanzionare i Paesi che non condannano la Corte dell’Aja:

Il senatore Tom Cotton, fresco di un bonifico di 237.077 USD di provenienza AIPAC (Israele), ha le idee molto chiare in termini di diritto: occupare militarmente l’Olanda per punizione, per aver osato oltraggiare, l’amato “Bibi”:

 

IL CLAN SIONISTA

 

“Questo è un giorno buio per la giustizia. Un giorno buio per l’umanità. Presa in malafede, la scandalosa decisione della CPI ha trasformato la giustizia universale in uno zimbello universale. Si fa beffe del sacrificio di tutti coloro che lottano per la giustizia, dalla vittoria degli Alleati sui nazisti fino a oggi. Ignora la difficile situazione dei 101 ostaggi israeliani tenuti in brutale prigionia da Hamas a Gaza. Ignora l’uso cinico da parte di Hamas del suo stesso popolo come scudi umani. Ignora il fatto fondamentale che Israele è stato barbaramente attaccato e ha il dovere e il diritto di difendere il suo popolo. Ignora il fatto che Israele è una democrazia vibrante, che agisce secondo il diritto umanitario internazionale e che fa di tutto per provvedere alle esigenze umanitarie della popolazione civile. In effetti, con questa decisione la CPI ha scelto di schierarsi dalla parte del terrore e del male anziché dalla parte della democrazia e della libertà, trasformando il sistema giudiziario stesso in uno scudo umano per i crimini contro l’umanità di Hamas. Questo cinico sfruttamento delle istituzioni legali internazionali ci ricorda ancora una volta la necessità di una vera chiarezza morale di fronte a un impero iraniano del male che cerca di destabilizzare la nostra regione e il mondo e di distruggere le stesse istituzioni del mondo libero”.

Ecco la “voce” del ricercato:

 

Anche se il Procuratore Capo della Corte Internazionale Penale dell’Aja, commettesse dei reati, ciò non sposterebbe di un grammo la responsabilità sionista. In una sentenza quello che conta è la motivazione e non la purezza (personale) del Giudice. Sembra strano che l’unica “democrazia in medioriente” non sappia cogliere questa differenza nel Diritto.

Questo commento ha tutta l’aria di un avvertimento in stile “neo-mafioso” (sionista):

 

 

RISOLUZIONE 4686

Questa risoluzione, del 16 dicembre 1991, porta il titolo “Eliminazione del razzismo e della discriminazione razziale“. Chi avrebbe votato contro? Nessuno, però questa risoluzione passò perché Israele voleva che fosse eliminato una precedente risoluzione, la 3379 la quale condannava le discriminazioni razziali e l’apartheid ed annoverava tra gli stati “discriminatori” proprio Israele, Sudafrica (del pre-Mandela) ed alcuni altri altri paesi africani.

Ancora la volta la strategia ricattatoria aveva dato i suoi frutti: la risoluzione 4686 fu votata e contestualmente fu cancellata 3379, rendendo di fatto il sionismo una mera “corrente di pensiero”.

Chi ha votato per la risoluzione 4686? USA e Israele poi Italia, Francia…

Mica male.

 

GLI UOMINI DEL PRESIDENTE

L’amministrazione Biden non è certo stata avara di nomine di personaggi “amici di Israele”.

Ovviamente il fatto che una persona possa essere filo-israeliana non significa necessariamente che sia un sionista, ma va comunque rilevato che nessuna delle nomine di Biden riguarda un ebreo ortodosso.

Eccoli in ordine alfabetico di cognome e come venivano presentati al momento della loro nomina1:

Anthony Blinken, segretario di Stato
Sotto Blinken, il Dipartimento di Stato inaugurerà un’era di politica estera molto diversa, anche nei confronti di Israele. Come Biden, Blinken ha stretti legami con il Paese forgiati dai suoi decenni di forte sostegno allo Stato ebraico2. “
David Cohen, vicedirettore della CIA
Cohen, che è stato a lungo coinvolto in attività pro-ebraiche, occuperà il posto che ha ricoperto sotto il presidente Barack Obama. Non ha bisogno di conferma, il che significa che la CIA di Biden ha un esperto di alto livello nelle questioni iraniane fin dal primo giorno.”
Merrick Garland, Procuratore generale
A Garland è stato impedito di entrare a far parte della Corte Suprema nell’ultimo anno dell’amministrazione Obama. Ora, avrà bisogno della conferma del Senato per diventare ore Generale. Nel suo discorso dopo essere stato nominato, ha ringraziato i suoi nonni, che sono fuggiti dall’antisemitismo in Europa prima di venire negli Stati Uniti.
Avril Haines, Direttore dell’Intelligence Nazionale
Haines è stata vicedirettrice della CIA sotto Obama e, secondo quanto riferito, Biden l’ha presa in considerazione per dirigere quell’agenzia. Sua madre era la pittrice ebrea Adrianne Rappin (originariamente Rappaport), e suo padre, non ebreo, una volta scrisse in un resoconto di un viaggio in Israele fatto con al figlia la quale si identifica come ebrea.
Ronald Klain, Capo di Stato Maggiore
Klain, un assistente di lunga data di Biden, è stato in precedenza capo dello staff di Biden nei suoi giorni da vicepresidente e del vicepresidente Al Gore. Ha mantenuto i legami con la sinagoga della sua infanzia a Indianapolis, dove ha imparato diverse parti della Torah per il suo bar mitzvah, e ha parlato del suo impegno nell’allevare bambini ebrei.”
Eric Lander, direttore dell’Ufficio per le politiche scientifiche e tecnologiche
Lander, un importante genetista, avrà bisogno della conferma del Senato dopo che Biden ha elevato la sua posizione a livello di gabinetto. È stato criticato per per aver brindato a James Watson, lo scienziato a cui si attribuisce la scoperta della forma del DNA, noto anche per le posizioni razziste e sessiste3.”
Rachel Levine, vice segretario alla salute
Levine, cresciuto in una famiglia ebrea conservatrice nel Massachusetts, è il segretario alla salute della Pennsylvania. É medico pediatra, inizialmente uomo, poi donna seguendo il percorso transgender. È la prima persona trans ad essere nominata per una posizione che richiede la conferma del Senato.”
Alejandro Mayorkas, Segretario della Sicurezza Nazionale
Mayorkas, 60 anni, vice segretario della Sicurezza Nazionale sotto il presidente Barack Obama, è nato a Cuba da padre ebreo cubano e madre ebrea rumena sopravvissuta all’Olocausto. Ha lavorato a stretto contatto con gruppi ebraici e ha parlato spesso delle minacce specifiche che gli ebrei americani devono subire.
Anne Neuberger, direttore della sicurezza informatica della National Security Agency
Ebrea ortodossa4 originario di Brooklyn e formatosi al college in scuole ortodosse, Neuberger ha lavorato alla NSA per più di un decennio. Ha contribuito a fondare il Cyber Command degli Stati Uniti e ha lavorato come chief risk officer, dove ha guidato gli sforzi di sicurezza elettorale dell’agenzia per le elezioni di medio termine del 2018.
Wendy Sherman, vice segretario di Stato
Sherman è stata la principale negoziatrice per l’accordo nucleare iraniano del 2015 e ha preso l’iniziativa nel sostenere tale accordo con le comunità ebraiche e filo-israeliane, e descrivendolo «molto, molto doloroso». Ha anche svolto un ruolo nel maggiore Partito Democratico stando alle tradizionali linee filo-israeliane.
Janet Yellen, Segretario al Tesoro
Yellen ha già fatto la storia come la prima donna alla presidenza della FED, ma ora è stata nominata la prima donna segretario al Tesoro. La Yellen, già alla FED, fu accusata nel 2016 da Donald Trump di prendere ordini dal gruppo di Obama5.”

EX-NOVO TRUMP

Il 5 novembre Donald Trump è stato votato per fare il 47esimo Presidente USA.

Aria nuova per il medioriente? Assolutamente no.

Mike Huckabee. Ambasciatore USA in Israele. Convinto assertore della totale colonizzazione israeliana, Palestina compresa. È un promotore del BIGA: Build Israel Great Again.

Marc Rubio. Sarà il prossimo Segretario di Stato. Il personaggio ha ricevuto 1.013.563 di dollari da Israele, quindi ora è in “debito”.

Elisee Stefanik. Prossima ambasciatrice ONU. Ha ricevuto da Israele quasi un milione di dollari, per la precisione 881.145. Sostenitrice del Grande Israele, costi quel che costi.

Kristi Noem. Sarà alla sicurezza nazionale. Già Governatrice del Sud Dakota, già nota per aver sparato al cane (non rispondeva agli ordini), già nota per essere una fan di John Wayne, pare, nonostante queste numerose virtù, che non sia a “libro paga” di Israele. In ogni modo ha dichiarato di essere orgogliosa di sostenere Israele1. Magari a gennaio le arriverà la Befana. Molto probabile.

Lee Zeldin. Filo israeliano che andrà alla Protezione dell’ambiente.

Michael Waltz. Filo israeliano che farà il consigliere per la sicurezza. Talmente tanto saggio da essere uno strenuo sostenitore del bombardamento al nucleare iraniano.

Pete Hegseth. Ministro alla Difesa (che poi sarebbe meglio dire dell’Attacco, visto che gli USA hanno sempre “invaso” gli altri). È convinto che l’America abbia da imparare da Israele.

 

LE POSIZIONI

I personaggi del governo USA, in qualche modo legati ad Israele o al sionismo, non sono stati assegnati a ministeri “sociali”, per esempio Trasporti o Istruzione Pubblica, ma hanno occupato dei ruoli chiave in:

  • finanza

  • sicurezza

Questi due settori, finanza e sicurezza, sono punti chiave per poter governare, perché da una parte tramite i servizi segreti (CIA, NSA, ecc.) è possibile dossierare chiunque possa dare dei problemi o essere d’intralcio, e dall’altra, la finanza, rende possibile il saccheggio della nazione

Ovviamente non solo dossier, ma anche supporto alle operazioni “coperte”: non è difficile immaginare che le attività di intelligence vengano condivise magari realizzate con i “colleghi” israeliani.

CITTADINI ALLA DERIVA

Mentre i parlamentari USA riforniscono di armi e denaro Israele, il popolo americano, quello che dovrebbe essere tutelato per primo, almeno secondo la Costituzione americana, questo popolo è di fatto abbandonato.

I l fatto che nella Silicon Valley vi siano tante belle startup dalle belle promesse, non compensa una cittadinanza che vive nella corsia di uscita dalla società.

 

ANCHE KENNEDY

John Kennedy viene assassinato 22 novembre 1963 a Dallas, in Texas da Lee Oswald.

A parte i “distratti”, nessuno ha mai avuto dubbi sul fatto che Oswald NON fosse il VERO killer di Kennedy.

Va premesso che già prima degli anni ‘60 la lobby sionista era molto attiva negli USA. Non a caso erano riusciti ad imbarcare il Paese in due guerre mondiali1 attraverso ripetuti inganni.

In ogni modo, con l’occupazione della Palestina e la successiva creazione dello stato israeliano i sionisti si prodigarono per possedere armi nucleari. Ovviamente per realizzare il loro piano era necessario l’apporto finanziario ( e know-how) considerevole da parte degli USA. In particolare era necessaria l’assistenza militare e ciò costituiva un punto critico perché significava l’accesso a informazioni riservatissime, per le quali bisognava agire anche, e soprattutto, a livello politico.

Di conseguenza i sionisti, organizzati in AZC (American Zionist Council) esercitano pressioni sui politici USA, utilizzando ogni mezzo incluso il ricatto sessuale.

John Kennedy viene eletto 35° Presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio 1961. Nel suo governo entra anche il fratello Robert, come ministro della Giustizia. Da questo momento alcune azioni dei due fratelli si intrecciano e diverranno mortali per entrambi.

John è preoccupato dalle mire nucleari di Israele, intuendo che evidentemente ad Israele non basta la protezione USA. Sull’altro versante Robert è sempre più convinto che AZC non sia un comitato di devoti ebrei, ma di un “agente estero”. Robert è deciso tanto che, in base ad una legge del 1938 la Foreign Agents Registration Act (FARA), intima all’ American Zionist Council di registrarsi come lobbista estero e non americano entro il termine di 72 ore a partire dal 10 ottobre del 1963.

Come se non bastasse, John Kennedy riesce a farsi qualche nemico: il giorno 4 giugno del 1963 egli firma un Ordine Esecutivo 11110 (una sorta di italico “Decreto Legge”) nel quale viene esclusa la Federal Reserve (FED) dal prestare dollari al governo. In pratica la moneta, il dollaro, sarebbe ritornata di proprietà degli americani e non di un consesso di banche private.

In ogni modo, a novembre, JFK sarebbe stato assassinato a Dallas, con un colpo sparato, pare, frontalmente3.

Come finisce la storia dell’organizzazione AZC?

Facile, il 27 novembre 1967 AIPAC/AZC chiede l’esenzione fiscale federale e il Dipartimento del Tesoro gliela concede, retrodatando il beneficio al 1953.

 

(continua…)

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