Indignarsi di meno

A Pisa, il 23 febbraio 2024, piove e butta male.

Non è la Torre che pende a preoccupare: è l’eterna sete di manganello che pare impossibile da staccarsi da certe menti e certe divise.

A Pisa ci sono i ragazzi, quei pochi, quei pochi che ancora pensano all’ideale di Giustizia, che si innamorano davvero per una ragazza e per un ideale.

Questi ragazzi manifestano per quello che accade in Palestina: un genocidio a insaputa di molti governativi.

TAJANI PER ESEMPIO

Già il fatto di dare una cadrega a Tajani ci vuole un certo stomaco politico. Non è facile. Di solito ci si aiuta con un goccetto di cordiale o di sgnapa. Tajani, dice che tutto sommato in Palestina c’è un po’ di confusione, ma che Israele ha il diritto di difendersi. Sì, dai morti.

Ovviamente Tajani è un membro del governo come un altro: Piante&Dosi.

Gaza. Per loro.

MANGANELLO FACILE

I ragazzi di Pisa erano senza casco, senza “armi” improprie se non il pensiero e qualche striscione. Sono stati presi a manganellate come se fossero un orda di violentatori pedofili sorpresi durante un’orgia sotto l’altare maggiore.

Vanno di manganello gli agenti, provano piacere nel rimbalzo che il manganello ha dopo aver battuto la carne del dimostrante. É come palleggiare: “uno, due, tre…”.

I maestri della polizia?

Ci hanno sempre raccontato che il manganello era il simbolo del Fascismo. Ora mi convinco che il manganello è ben oltre: è un simbolo di un “potere” poco evidente, ma sempre presente. Il fatto che il governo attuale sia di destra è un fatto puramente casuale, in fin dei conti il vecchio “teorema Calogero” proveniva dall’allora PCI, mica da Almirante.

ANDARE OLTRE

É ora di finirla con la “responsabilità diffusa“: quella cosa dove nessuno è responsabile di un crimine perchè gli autori sono molti e poi perchè “scattano le coperture”.

Le Forze dell’Ordine meritano rispetto nella misura in cui hanno un distintivo sul giubbotto, altrimenti potrebbero essere dei criminali qualsiasi. Come al solito le “mele davvero marce” sono poche, certo, però non possono stare con le altre (mele) per corromperle. Il Codice penale recita sempre “chiunque commette…” ovvero tutti inclusi anche quelli che sono in servizio con una divisa. Non esiste ruolo o abbigliamento al di sopra della Legge  (e del Popolo).

Non basta archiviare le solite vergognose immagini, ma bisogna risalire fino a colui il quale ha dato l’ordine di “spaccare le teste”. Lo si acchiappa, lo si mette al gabbio e poi in cella con dei veri criminali in modo che possa capire quanto uno può essere stronzo.

Siamo stufi di dover vedere sempre le stesse storie: gente inerme che manifesta pacificamente e che viene manganellata!

Che sia ben chiaro: la sovranità appartiene al Popolo e non alla polizia e tantomeno ai governativi.

esseri immondi

AMARO IN BOCCA

Vedere che i giovani vengono obbligati al silenzio è un crimine di Alto Tradimento.

Il futuro è nei giovani, che piaccia o no.

Poi se uno, che magari ora è un funzionario o finanche ministro, è stato uno squaquarone in gioventù, mai potrà “vendicarsi” su ragazzi e ragazze che sanno guardare in alto. Il che è noto: la merda sta al cesso come uno Spirito sta al Cielo.

 

IL LUOGO

Le grandi manganellate sono state fatte per proteggere il Ministero dei Trasporti e Lavori Pubblici, nell’ingresso da via S. Frediano. Ma che cacchio c’era da proteggere? Il Sacro Casco di Salvini?

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI SIIT TOSCANA PISA – Impresa Italia

wp_12994621

Learn More →

Lascia un commento