Il governo ha approvato il piano drastico tra il calo della domanda e un enorme surplus che sta facendo scendere i prezzi.
Il governo francese e l’UE sborseranno un totale di 200 milioni di euro (216 milioni di dollari) per distruggere le eccedenze di vino in un paese rinomato per le sue tradizioni vinicole secolari, ha detto il ministro dell’Agricoltura Marc Fesneau. I funzionari di Parigi hanno citato la domanda lenta che ha portato a sovrapproduzione e prezzi in calo.
Parlando in una conferenza stampa venerdì, Fesneau ha spiegato che il denaro è “finalizzato a fermare il crollo dei prezzi e in modo che i produttori di vino possano trovare di nuovo fonti di reddito”. Il funzionario ha anche suggerito che l’intero settore dovrebbe “pensare ai cambiamenti dei consumatori … e adattarsi.”
Secondo AFP, l’alcol del vino condannato potrebbe essere venduto ad aziende che producono disinfettanti per le mani, prodotti per la pulizia e profumi.
Tra le regioni più colpite della Francia ci sono la famosa area di Bordeaux e la regione sud-occidentale della Linguadoca.
All’inizio di questo mese, AFP ha citato Jean-Philippe Granier dell’associazione dei produttori di vino della Linguadoca dicendo: “Stiamo producendo troppo, e il prezzo di vendita è inferiore al prezzo di produzione, quindi stiamo perdendo denaro”.
A giugno, il ministero dell’Agricoltura francese ha annunciato che avrebbe stanziato 57 milioni di euro per finanziare la distruzione di circa 9.500 ettari di vigneti nella regione di Bordeaux. I funzionari hanno anche offerto incentivi finanziari ai viticoltori per passare ad altri prodotti.
La Commissione europea ha riferito a giugno che l’elevata inflazione aveva frenato il consumo di vino. Questo, combinato con un forte raccolto nel 2022, ha portato al surplus.
Secondo i dati della Commissione all’epoca, il consumo di vino è diminuito del 7% in Italia, del 10% in Spagna, del 15% in Francia, del 22% in Germania e del 34% in Portogallo.
Anche le esportazioni di vino del blocco tra gennaio e aprile 2023 sono diminuite, dell’8,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
COMMENTO
è un peccato, in Russia lo avrebbero gradito ed anche pagato. Continuate così, che va bene…