Il limite dei libri e delle librerie

In questi giorni sono tutti lì a stracciarsi le vesti per quel che ha scritto un Generale della Folgore. Ho scritto qualcosa qui, ma adesso la riflessione si allarga.

‘STA CAZZA DI INCLUSIVITÀ

Adesso, prima di parlare non serve più averci pensato su una o due volte, no, adesso bisogna “vedere” se il discorso è (o meno ) inclusivo.

Di solito uno vuole dire delle cose che abbiano senso, che stiano in piedi, insomma uno di solito vuole evitare di dire puttanate o peggio,  cadere in contraddizione.

In questi giorni la parola d’ordine è inclusività,  inclusività! Ora io dico che o è tutto inclusivo altrimenti è bene che taluni si cerchino un posto dove vengono “mandati”.

Mi spiego meglio così “includo” anche i meno dotati: inclusività vuol dire che anche un nano possa fare il pompiere, oppure togliere il numero chiuso a medicina (che poi non abbiamo medici), oppure essere sindaco perchè mi hanno incluso nell’entourage dei lecadores (senza cha io lo sia). Claro?

Diversamente stiamo parlando di inclusività a senso unico: se va bene a uno allor è inclusività buona altrimenti è una cagata (roba da reazionari).

Il tronco che “include” in cuneo serve per essere spaccato. Chiaro il concetto?

 

IL FASCISTA NON É INCLUSIVO

Chi non è inclusivo sarebbe fascista. Stiamo sui numeri.

Il fascismo, poco che fosse, ma un pezzo di pane cercò di metterlo in tavola. Oggi abbiamo gli anziani che, senza assistenza, vanno a “rumare” nella spazzatura per il cibo.

 

 

 

 

 

Il fascismo ci mandò in guerra.  Vero (quanto è vero che i viet-cong erano SOLO vietnamiti).  L’ARMIR in Russia fu disfatta, è vero.

E oggi? Ma anche ieri? Piccolo recap: in guerra ci siamo andati da “democratici-che-ripudiano-la-guerra”, siamo andati a bombardare la Serbia con tanto di uranio impoverito. Lo sapeva anche il gaudente presidente (oggi) che ieri era ministro della guerra (invece che della difesa). Ovviamente il nostro Presidente se ne guardò bene proferire alcunchè e fece suo il motto dell’Arma: “Uso obbedir tacendo” (che poi fu ripreso anche dai corleonesi, segno che le cose buone piacciono a tutti).

Oggi siamo in guerra contro la Russia. Non è guerra “diretta”, ma ora siamo nei tempi del “virtuale” e quindi inviare armi e informazioni ad un belligerante è AUTOMATICAMENTE stare da una parte. Non penso di essere un genio, ma quando uno viuole fare da paciere tra due che litigano, non si mette a fornire il tirapugni a uno dei due. Sarò coglione, ma non così tanto!

Il fascismo sfruttava i lavoratori. Parziale. Ricordiamoci che il podestà aveva l’obbligo, oltre che oliare, anche quello di vigilare sui prezzi. Oggi abbiamo la speculazione libera: chi è grasso si ingrassa echi è magro digiuna (e bravo il Lollobrigido).

Insomma, direi di finirla ogni volta a dire e dare del fascista, quando chi lo dice non vale nemmeno una caccola del Duce. E parlo da socialista, non certo da simpatizzante fascista, per essere chiaro.

Aneddoto: quando donna Rachele (la moglie del Duce) a guerra finita era in gravi difficoltà economiche, il Presidente PERTINI (che allora NON era ancora presidente) sì adoperò per farle avere una degna pensione. Questa è gente con le palle e non dei miserabili da talk-show registrato. Ma andiamo avanti.

 

 

 

 

 

 

ANDIAMO A IMOLA

Fu così che in terra romagnola, a Imola, naque una simpatica libreria per bambini e ragazzi. Che bello già immagino le fiabe da Esopo ad Andersen, passando dai Grimm, il piccolo principe e l’astronomo turco e via dicendo.

E invece no, o meglio quasi: siccome questa libreria ha una visione “inclusiva” ecco mentre le altre librerie bruciano il soldato Vannacci e il suo libro, questa di Imola propone e sponsorizza letture inclusive con tanto di narranti lettori col boa di struzzo e frustino. Ovviamente davanti ai bambini che devono essere “educati”.

 

 

 

NON FACCIO IL PRETE

Non era un prete, così pare, ma qualcuno è entrato in questa creativa libreria ammonendo e paventando la punizione divina.

Ovvio uno può sempre dire: “e che me ne frega di Gesù Cristo, io sono ateo”. Il che è giusto, è corretto, ma fino ad un certo punto. Infatti i bambini (e qui non c’entra essere cristiani o musulmani o ebrei), i bambini rappresentano il FUTURO il quale non può essere soggetto a nessun uomo.

Potremmo riprendere il Talmud quando dice che: “chi salva uno uomo salva un mondo (generazione) intero”.

Non sono un esegeta, ma a leggere i Vangeli è chiaro che il Cristo viene per “rompere”  con la legge mosaica.

Non ci sarà più “occhio per occhio e dente per dente“, egli (il Cristo) perdona l’adultera, i ladri, i farabutti (sì anche i politici corrotti).

Insomma il Cristo “libera tutti”. Tutti, tanto che dice “amatevi l’un l’altro come io ho amato voi“. Piccola pausa, va bene tutto, ma se uno di fronte a una frase come questa non è d’accordo, o storce il naso, allora è bene che egli sia lasciato nella giungla con le belve a seguire quella legge (della giungla).

“Libera tutti” dicevo, ed è vero, tranne che in un caso.

Andiamo da Matteo (l’evangelista) , al capitolo 18:

1.In quel tempo si avvicinarono a Gesù i discepoli per dirgli: “Chi è dunque il più grande nel regno dei cieli?”.

2.Egli, chiamato a sé un fanciullo, lo pose in mezzo a loro

3.e disse: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli.

Fin qui ci sta, prende un bambino come esempio

4.Chi dunque si farà piccolo come questo fanciullo, questi sarà il più grande nel regno dei cieli.

5.Se uno accoglie un solo fanciullo come questo nel mio nome, accoglie me”.

e qui ribadisce che il giusto modello sono i bambini

6.”Ma se uno sarà di scandalo a uno di questi piccoli che credono in me, è meglio per lui che gli sia legata al collo una mola asinaria e sia precipitato nel fondo del mare.

Hic sunt leones! Qui, e solo qui, il Cristo dice che è meglio che uno si tolga dalle scatole, che si faccia fuori. Qui è CHIARISSIMO. Poi continua

7.Guai al mondo per gli scandali! Infatti, se è inevitabile che avvengano scandali, guai però a quell’uomo per mezzo del quale avviene lo scandalo.

8.Se la tua mano o il tuo piede ti è di scandalo, taglialo e gettalo via da te. E’ meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno.

9.E se il tuo occhio ti è di scandalo, càvalo e gèttalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un solo occhio, che essere gettato con due occhi nella Geenna del fuoco.

quello che segue è un “colophon” (una sommità), qui ancora una volta dichiara quanto siano importanti i piccoli che vanno quindi preservati, protetti:

10.Guardatevi dal disprezzare uno di questi piccoli, poiché vi dico che i loro angeli nei cieli contemplano continuamente il volto del Padre mio che è nei cieli”.

 

PICCOLO CONSIGLIO

Siccome le simpatiche signore sono inclusive è giusto che includano anche la Persia. Già mi immagino la loro bellissima libreria in centro a Tehrean, vicino al Palazzo del Golestan, un bel luogo che tra l’altro viene comodo anche per parcheggiare l’autogru. Visto mai, magari servisse…

Comunque ho già parlato con il Console mi ha detto che non vedono l’ora…

CONCLUSIONE

Lasciateli stare i bambini, sono l’unico bene che abbiamo. Vi piaccia o no.

 

P.S.

La sigla PS sta per Post Scriptum, lo dico perchè non vorrei che qualcuno pensasse che fosse significasse “Per Schifo“. In ogni modo ecco delle prese di “posizione” (π / 2):

Alessandro Zan: “Solidarietà alle libraie per le pesanti minacce subite a causa del lavoro che fanno sull’educazione all’inclusione sociale con ragazzi e bambini. Imparare sin da piccoli l’importanza dei diritti civili e della tolleranza verso gli altri è fondamentale per gli adulti che saranno. Trovo vergognoso questo episodio e mi auguro che le forze dell’ordine facciano chiarezza subito. Da parte mia un incoraggiamento alle libraie ad andare avanti forti del fatto che essere dalla parte dei diritti è essere dalla parte giusta“.

Marco Panieri: Voglio esprimere massima solidarietà e vicinanza alle libraie. Hanno ricevuto minacce perché i loro libri parlano di diritti, inclusione, pari opportunità e rispetto per ogni persona e famiglia. A Imola non c’è spazio, né ora né mai, per violenza, intolleranza e odio. Saremo al loro fianco e tuteleremo quanti si sentono minacciati per i valori e le idee che portano avanti. Possono esserci opinioni differenti, ma mai il disaccordo può arrivare a forme di intimidazione verbale e fisica. A questi atteggiamenti non ci piegheremo mai e Imola continuerà a essere città di libertà, antifascismo e tolleranza. Sono certo che la risposta a questo episodio possa farci ritrovare tutti uniti“.  <<== sì, ma io sto dietro.

 

 

https://www.ilquorum.it/chi-salva-una-vita-salva-il-mondo-intero-talmud

https://www.bibliacatolica.com.br/it/la-bibbia/vangelo-secondo-matteo/18

bologna.repubblica.it/cronaca/2023/08/26/news/imola_aggressione_lbreria_inclusiva_per_ragazzi-412364686

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