Jean-Dominique Michel, antropologo sanitario: “Decine di migliaia di persone che potevamo curare e salvare sono morte per privazione delle cure” (francesoir)

SCIENZA/SALUTE – Dopo il professor Christian Perronne, tocca all’antropologo della salute Jean-Dominique Michel dare il suo sostegno incondizionato al professor Raoult. Quest’ultimo è preso di mira da una cabala mediatica, a seguito della pubblicazione dei risultati di uno studio condotto all’interno dell’IHU-Méditerranée di Marsiglia che mostra l’efficacia dell’idrossiclorochina nel trattamento precoce contro Covid-19. La possibilità di utilizzare questo punto di svolta, i cui effetti sono stati osservati nel contesto delle cure praticate nella medicina d’urgenza, era stata ignorata dalle autorità politiche e sanitarie.

  • L’antropologo della salute Jean-Dominique Michel discute i nuovi attacchi contro il professor Didier Raoult e il suo team all’IHU-Méditerranée.

 

Tra le giustificazioni usate all’epoca e rimaneggiate oggi per privarsi di una tale manna: riferimenti a bufale (incluso il LancetGate), fallaci studi metodologici (studi randomizzati in doppio cieco presentati come l’alfa e l’omega della ricerca scientifica, a scapito dei cosiddetti studi osservazionali ancora essenziali in medicina) e vari attacchi, spesso diffamatorio, soprattutto sui cosiddetti “processi selvaggi”.

“Il sistema è malsano”

Jean-Dominique Michel, antropologo sanitario, è impegnato nella cattiva gestione politica e amministrativa del Sars-CoV-2 sin dall’inizio della crisi. Ora sta reagendo con forza alla disinformazione e alla confusione mantenute da gran parte della stampa francese.

Secondo lui, ha sostanzialmente ripreso il discorso del governo sulla salute, invitando “esperti” vicini all’esecutivo o “medici di base” contrari alla gestione precoce dei pazienti Covid-19, per ideologia.

“I giornalisti sono totalmente incapaci di distinguere tra un Christian Perronne, un Didier Raoult, che sono luminari mondiali che conoscono la loro materia come il palmo delle loro mani e persone come Mathieu Molimard (1) o anche Alain Fischer (2), che sono in un fraintendimento di queste realtà, che li squalificano come esperti”, Detto.

Jean-Dominique Michel non percorre quattro strade: “Dalla cantina alla soffitta, il sistema è malsano, tranne che per pochi che rimangono solidi sull’etica medica”, dice l’antropologo che arriva a evocare “il crimine organizzato”. 

Ricorda che la società farmaceutica Pfizer è stata condannata a “multe di diversi miliardi di dollari per corruzione”. E di fronte all’efficacia del trattamento precoce dimostrata “indiscutibilmente” dalla “pubblicazione dell’IHU con i 30.000 casi elencati” sostenuta dall’IHU-Mediterraneo, mentre le uniche soluzioni previste erano privazioni delle libertà e il “vaccino tutto”, una conclusione è evidente ai suoi occhi: “Abbiamo lasciato morire decine di migliaia di persone che potevano essere curate e salvate dalla privazione delle cure”.

In un tweet pubblicato sul suo account personale, Jean-Dominique Michel dice: “Il panico vince la palude” a causa della “pubblicazione della serie finale da parte dell’IHU”. Pubblicazione che, secondo lui, “dimostra che questi teppisti hanno partecipato attivamente all’omicidio per privazione delle cure di decine di migliaia di persone in Francia. E’ comprensibile che siano un po’ stressati alla prospettiva di trovarsi – prima o poi – in tribunale per rispondere delle loro azioni. Ticchettio, ticchettio!”

Chiacchiere eccessive? “Se porta a una causa per diffamazione, la accolgo con favore. Porterò gli elementi. Saremo in grado di disimballare tutto. Almeno le cose saranno presentate in modo aperto alla popolazione, presa in ostaggio, maltrattata, a volte messa in una situazione di morte”.

L’antropologo della salute fa la prova dell'”inganno della modellistica matematica”, “che ha condizionato l’intera lettura della crisi sanitaria”, passando prospettico – ipotesi – per fatti provati.

“L’opinione pubblica è stata ingannata”

Secondo lui, Mathieu Molimard e Alain Fischer, usando questi rapporti pericolosi, “si sono comportati come truffatori”. “I modelli non hanno mai funzionato in 23 anni, è speculazione, non scienza. L’opinione pubblica è stata ingannata”, aggiunge a proposito di questi modelli, che hanno, ad esempio, portato all’adozione di lockdown, che è stato scientificamente dimostrato essere inutili.

L’attaccamento dogmatico a questi modelli avrebbe fatto sì che Alain Fischer, nel 2021, negasse la presenza di disturbi mestruali nelle donne vaccinate contro il Covid, “nonostante dati che già esistevano in farmacovigilanza”.

Tornando alle cure di cui i pazienti sono stati privati (ossigenazione …), denuncia l’uso di Rivotril, secondo lui responsabile di molti decessi nelle case di cura da marzo / aprile 2020. Osservazioni violente, dirette, che non chiedono di meglio che essere verificate, con prove a sostegno. Un’indagine inevitabile per rispondere a questa domanda ormai chiave: “Come ripristinare la fiducia in questa scienza?”

Note:

(1) Professore al CHU-Bordeaux, membro della SFPT (Società francese di farmacologia e terapia).

(2) Medico francese, professore di immunologia pediatrica e ricercatore, nominato coordinatore della strategia di vaccinazione dello Stato contro la pandemia di Covid-19 in Francia dal primo ministro Jean Castex. Quest’ultimo si era espresso a favore della vaccinazione obbligatoria di tutta la popolazione con il pretesto che alcune persone avrebbero potuto rifiutare l’iniezione. Infatti, la trasmissione del virus non è mai stata impedita dai vaccini anti-Covid-19, tale posizione solleva interrogativi.

Michel Jean-Dominique on Twitter: “La panique gagne le marigot ! La publication de la série finale par l’IHU démontre que ces malfrats ont activement participé au meurtre par privation de soins de dizaines de milliers de personnes en France. On comprend qu’ils soient quelque peu stressés à la perspective de se… https://t.co/TN9EFsz8gQ” / Twitter

wp_12994621

Learn More →

Lascia un commento