L’Incaricato d’Affari Shawn Crowley è contento come un tacchino dopo l’Epifania.
Egli è felice, ecco cosa scrive nel comunicato:
È un onore essere qui con voi questa sera per celebrare la presentazione della sezione italiana del gruppo interparlamentare degli “Amici transatlantici di Israele”. L’Italia si aggiunge ad altri 23 membri dell’Unione Europea, insieme a Stati Uniti, Canada, Norvegia, Regno Unito e Israele di questo importante gruppo.
In pratica è riunito tutto il mondo “occidentale” a favore di un singolo paese, il quale gode il favore di essere “democratico” e “baluardo”. Come dire che Israele è attorniato da stati canaglia e sanguinari.
Ma non è finita:
Gli Stati Uniti sono un solido alleato delle iniziative portate avanti dagli Amici transatlantici di Israele, compresi gli sforzi per bandire Hezbollah nell’Unione Europea, per porre fine alla sistematica discriminazione contro Israele alle Nazioni Unite e per inserire il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane nell’elenco delle organizzazioni terroristiche.
Quindi abbiamo Israele, gli USA e il codazzo dei vassalli che nemmeno vengono nominati singolarmente, tanto è solo un ammasso di bandierine. Ottimo.
Poi bisogna bandire Hezbollah e le Guardie Rivoluzionarie iraniane. Come tutti ben conoscono sono state le Guardie Iraniane a mettere le bombe a Firenze (facendo credere che fosse la Mafia). Altrettanto fecero gli Hezbollah i quali col disco flessibile buttarono giù il ponte Morandi a Genova per poi far dare la colpa ai filo-DEM dei Benetton.
Secondo la raffinata analisi dei transatlantisiti, il mondo, tolto Hezbollah e i Pasdaran, diventerà una grande Disneyland, con zucchero filato e drag-queen.
Vorrei ringraziare i senatori e i deputati per aver preso l’iniziativa che ha reso possibile questa giornata, con un riconoscimento speciale al presidente del gruppo in Italia, senatore Marco Scùrria, e ai vicepresidenti onorevoli Simonetta Matone, Deborah Bergamini e Nicola Carè. Apprezziamo altresì il lavoro svolto da Daniel Schwammenthal, direttore dell’Istituto transatlantico dell’American Jewish Committee a Bruxelles, per aver organizzato questo evento.
Quindi questi prodi transatlantisti una mattina si son svegliati, e invece di cantare “bella ciao”, hanno sentito l’inarrestabile necessità di cantare le gesta di Israele.
Non lo so, abbiamo qui, in Italia , grossi problemi di rappresentatività, abbiamo governi che fanno “riforme” con i Decreti Legge, abbiamo stragi di lavoro e per fame, e questi ben retribuiti devono supportare Israele. Volendo c’era da spalare un po’ di fango in Romagna, visto che l’Esercito era pressochè assente. Volendo.
In ogni modo rendiamo grazie a codesti transatlantisti:
NEOLOGISMI
Una volta c’erano gli atlantisti, poi coi trans sono arrivati anche i transatlantisti. Un modo come un altro di evolvere.
DOMANDINA
Francamente non capisco: ma a che serve tutta ‘sta voglia di Israele? E agli islandesi, per esempio, che diciamo? Poi, che significa Israele “baluardo”? Che io sappia il “baluardo” dei “balordi”, ovvero Israele, ha usato sui civili armi quali il fosforo bianco. Ovviamente lanciava le bombe al fosforo con delicatezza, mai con violenza, è per questo che è un baluardo.
Inoltre, se Israele è già una bella democrazia allora perchè non impegnare a far crescere nella democrazia anche gli altri paesi? Cos’è voglia di differenza? Discriminare?
TRANSATLANTISTI SBADATI
Queste sono riflessioni che un transatlantista non sopporta: qui
LA RAGIONE
Non capisco tutto questo ardore filo-israeliano, forse sarà il caldo, forse la voglia di gelato, non per lo zucchero, ma per esercitare la lingua!
https://it.usembassy.gov/it/transatlantic-friends-of-israel
