Kiev sostiene che Mondelez International sta finanziando indirettamente il conflitto
Una delle più grandi aziende di snack del mondo, Mondelez International, è stata etichettata come nemica dell’Ucraina a causa della sua riluttanza a uscire dalla Russia, hanno riferito i media ucraini giovedì.
L’Agenzia nazionale ucraina per la prevenzione della corruzione (NCPA) ha designato il produttore di cioccolato Milka e Alpen Gold, biscotti Oreo e Barni, barrette da picnic e gomme da masticare Dirol come “sponsor internazionale della guerra” nel tentativo di “fare pressione su coloro che sono coinvolti nella guerra”.
Con sede a Chicago, Mondelez è tra le più grandi società straniere ancora operanti in Russia. L’azienda statunitense è leader del mercato russo nel cioccolato, nei dolci e nei biscotti ed è anche al secondo posto nelle categorie gomme da masticare e lecca-lecca.
Nel marzo 2022, il CEO di Mondelez Dirk Van De Put ha dichiarato che la società avrebbe “ridimensionato tutte le attività non essenziali in Russia, contribuendo a mantenere la continuità dell’approvvigionamento alimentare durante i tempi difficili a venire”.
Solo nel 2022, la filiale russa dell’azienda ha pagato oltre 61 milioni di dollari in tasse al bilancio russo, secondo l’NCPA. Mondelez ha tre grandi impianti di produzione nel paese che impiegano circa 3.200 persone.
L’agenzia ucraina ha affermato che “la società continua a promuovere i suoi prodotti in Russia e importare nuovi prodotti in questo mercato” e così facendo è indirettamente coinvolta nel finanziamento del conflitto.
COMMENTO
C’era da aspettarselo: Putin è goloso di Oreo e quindi era ovvio il sospetto. Sembrerebbe una barzelletta, nemmeno tanto intelligente eppure la notizia è vera: il biscotto bianco-nero è nemico dell’Ucraina. Di solito facevamo queste cose all’asilo, altri tempi. Quanto al ruolo dell’Agenzia Anticorruzione, non so se ridere ora o tenermi la barza per quest’estate, in spiaggia.
A ben vedere credo che i nemici dell’Ucraina non siano gli snack, ma forse i suoi politici.
