App IO, finalmente.
Stavo pensando di andarmene dall’Italia, magari in Zambia.
Ero stufo di un Paese inconcludente, ipocrita e buffone.
INCONCLUDENTE
Tutti i problemi di trent’anni addietro sono ancora lì sul tappeto, nemmeno scopati sotto come fanno i domestici pelandroni. Riforme e riforme, tutte balle. L’unica riforma ciclica è sulla sanità: ogni governo taglia perchè dice che stiamo sempre meglio e non abbiamo bisogno di troppa assistenza. Il che è vero, visto che si fa strada il sospetto che molti sia morti a causa di “troppa” sanità (terapie intensive insensate).
Sul lavoro, non ne parliamo che è meglio: tra disgrazie e paghe da fame, è un disastro.
Giustizia, una miseria, in quella che una volta era stata la culla del Diritto.
IPOCRITA
Tutti per la pace e poi mandano armi per combattere, alla faccia che l’Italia “ripudia la guerra”.
Un presidente che al tempo era ministro che zittiva i militari che lamentavano la violazione dei trattati internazionali (uranio impoverito).
Tutti inclusivi, poi a morire se un DEM ospita di tanto in tanto , a casa sua, un povero cristo per un piatto di minestra.
BUFFONA
Prima l’Italia amicona della Russia e poi, ad un fischio, coda tra le gambe e tutti atlantisti. Giornalisti che fanno a gara a denigrare gli ex-amici. Paghiamo il gas 3 volte di prima, ma siamo contenti. C’è il caro carburanti e giù a cazziare i benzinai, mica i petrolieri.
Nascono la metà di quanti ci lasciano e i parlamentari “si interrogano” sulle ragioni. Capirai che fatica!
Dobbiamo spendere i soldi del PNNR (NGEU) perchè “ce li danno” e poi scopri che il “pollo” siamo noi.
POI A GRAN RICHIESTA…
Vorrei ridere, ma non riesco:
questa la notizia dall’Ansa:
Il governo punta sull’app Io: “Stiamo lavorando per inserire tre importanti documenti all’interno del portafoglio digitale dell’App IO, ovvero: la patente digitale, la tessera sanitaria digitale e il voting pass, ovvero la tessera elettorale in formato digitale” spiega in audizione il sottosegretario Alessio Butti.
“Prevediamo così entro la fine dell’anno un ulteriore importante cambiamento positivo per la vita quotidiana di tutti gli italiani” aggiunge.
Ho un dubbio: o questo Alessio Butti (e compari, ovvio) è un burlone oppure ha vissuto con la testa nell’altra galassia.
Ma dico: il Paese è prossimo alla canna del gas, e questo gode come “un riccio” perchè arriva la app? In altre parole, una pletora di pensatori (immagino ben pagati) ha fatto ‘sta geniale pensata e tutti diventano felici.
In momenti come questi questo è puro disinteresse del mandato elettorale. A parte i soliti onanisti, di questa app non abbiamo alcun interesse, se la possono mettere dove vogliono (è software, non dovrebbe far male).
L’ETERNO CODICE
Prima era il “nome, cognome, paternità”, poi il codice fiscale, e poi lo spid, poi la mfa, poi …ogni giorno una novità.
É un evidente segno di incapacità: quando un incapace vuol farsi vedere “capace” cerca di fare qualcosa, del tipo riempire il secchio bucato, grattarsi la pancia ecc.
Il loro problema è già risolto: dal codice fiscale si arriva ovunque, diciamo che è una chiave primaria, non serve altro. Però c’è un problema: il codice fiscale esiste già e quindi è un peccato non poter spendere ad-minchiam dei soldi del contribuente.
GLI SPONSOR
Gli sponsor di questa iniziativa vanno registrati per interdire loro altre vaccate del genere: ci fanno buttare soldi e non è il momento.