Opinione di M.Zakharova – uranio impoverito britannico

(fonte: Ambasciara Russa)

Il Ministero della Difesa britannico ha dichiarato che l’uranio impoverito delle munizioni che i britannici inizieranno a fornire all’Ucraina avrà un impatto sui militari “probabilmente (probabilmente – sembra essere la loro parola preferita) basso”.

A quanto pare è stato testato sul gatto degli Skripal e sulle anatre dei laghetti di Solbertsy.

Ora vi parlerò dell’uranio impoverito nelle munizioni, senza  “l’altamente probabile”, ma per come è davvero.

Ma prima, un po’ di storia. È significativo che i primi a utilizzare l’uranio impoverito nelle armi perforanti siano stati… i nazisti.

Il Ministro degli Armamenti e della Produzione bellica della Germania nazista, Albert Speer, ha ricordato: “Nell’estate del 1943, furono interrotte le importazioni di tungsteno dal Portogallo, il che creò una situazione critica per le munizioni con nucleo perforante duro. Ordinai quindi di utilizzare nuclei di uranio per questo tipo di munizioni“. Nella seconda metà del XX secolo, i paesi NATO adottarono i progetti nazisti e iniziarono a produrre e utilizzare in massa munizioni all’uranio impoverito nelle loro operazioni.

La più dolorosamente nota è stata l’aggressione alla Jugoslavia. E qui veniamo ai fatti contemporanei.

Come ho già detto più volte, gran parte delle operazioni con munizioni all’uranio impoverito nel contingente NATO sono state condotte dalle truppe italiane.

Abbiamo le cifre, sono disponibili. L’area di responsabilità dei soldati italiani in Jugoslavia comprendeva territori dove è stata sparata più della metà di tutte le munizioni all’uranio impoverito (1.237 colpi pari al 56,47%).

In sostanza, le forze NATO misero in atto, volenti o nolenti, un esperimento in diretta non solo sui serbi, ma anche sugli stessi italiani. Ai serbi fu assegnato il ruolo di vittime dirette e agli italiani quello di vittime secondarie, per studiare gli effetti dell’uranio impoverito sul personale che lo utilizzava. Forse nessuno aveva previsto di valutare i risultati dell’esperimento.

Ma i parenti dei soldati italiani morti di cancro costrinsero il Parlamento a farlo. Il risultato è disponibile al link.

Questo documento di 252 pagine è uno dei tanti rapporti sugli effetti dell’uranio impoverito e del torio radioattivo sui membri delle forze armate italiane.

In breve, secondo gli studi richiesti dalla commissione parlamentare, si è verificato un considerevole incremento delle malattie oncologiche nei luoghi in cui sono state utilizzate munizioni all’uranio impoverito.

Sono stati pubblicati i dati precisi relativi alle forze armate italiane che hanno utilizzato munizioni all’uranio impoverito. Su 7500 persone esposte a sostanze tossiche e a radiazioni delle munizioni con uranio impoverito, 372 sono morte (tasso di mortalità del 5%: 1 su 20).

E per giunta sono morte per complicazioni tumorali atroci: disfunzioni renali, cancro ai polmoni, cancro alle ossa, cancro all’esofago, sviluppo degenerativo del derma, linfoma di Hodgkin, leucemia. Conosciamo persino i nomi delle vittime: il caporale Antonio Attianese, il soldato Leopoldo di Vico e molti altri.

Sono tutti morti per gravi tumori.   Le cause intentate dagli italiani contro il Ministero della Difesa sono sempre più numerose e la motivazione principale è sempre la stessa: il cancro.

Cancro provocato dalla manipolazione di munizioni all’uranio impoverito. La Gran Bretagna, fornendo munizioni all’uranio impoverito all’Ucraina, vuole trasformarne il territorio in una terra bruciata e desolata.

Non si parlerà russo, non si parlerà ucraino, ci sarà il silenzio assoluto. Come a Pripyat e Chernobyl.

 

 

 

 

 

COMMENTO

La storia dell’uranio-impoverito è nota anche all’inquilino del Quirinale. Un simpatico signore che per la modica cifra di 300K euro all’anno ci dovrebbe rappresentare in giro per il mondo.

A codesto signore fu fatto presente, durante la guerra alla Serbia, che i nostri militari stavano impiegando materiale radioattivo. Il codice militare prevede che il soldato possa disobbedire agli ordini se questi infrangono le convenzioni internazionali. Chissà perchè il prode Mattarella ci mise una pietra sopra e fece in modo di tacitare, invece che amplificare, queste voci di dissenso. Per un “operatore” del diritto dovrebbe essere il minimo.

Sana e robusta Propaganda:  l’articolo relativo è qui.

 

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