Gli americani, del nord, non finiscono mai di far ridere il mondo.

Avevamo lasciato Stanlio e Ollio, Charlot, Buster Keaton e adesso ci si mette anche l’ambasciata USA (e getta).

8 MARZO

Siccome l’8 marzo è la festa delle donne, anche loro (gli americani festeggiano). Ce lo comunica l’Ambasciata USA (e getta).

Ovviamente fanno le cose in grande: il POTUS (che all’inizio pensavo fosse un personaggio pirla dei cartoni), lancia questo po’ po’ di evento:

Celebriamo le donne che hanno combattuto per l’uguaglianza, la giustizia e le pari opportunità nel nostro Paese e nel mondo”. Marzo è #WomensHistoryMonth, il mese dedicato al contributo delle donne nella storia e nella società

QUALCHE DUBBIO

Il POTUS, oramai esausto sul tavolo con davanti la quarta pinta di birra da finire, dice che esse hanno “combattuto per l’uguaglianza, la giustizia e le pari opportunità”.

Detta così pensavo fosse dovuto al “fumo”, ma potrei sbagliarmi.

Che queste donne abbiano “combattuto” è vero, meglio dire che “hanno fatto combattere”. Per quanto riguarda l’uguaglianza, già nel loro paese stanno messi male. Forse volevano dire per “l’uguaglianza dei potenti”, come dire se sei un Rothschild dovresti avere gli stessi diritti di un Morgan. Questo mi sembra giusto. Tutti i ricchi sono uguali, così come tutti i poveri sono uguali. L’importante è non mischiarli.

OTTIMO RATING

Alcune di queste (non le conosco tutte, e me ne guardo bene) sono una peggio dell’altra.

La Clinton, famosa per il “Clinton-body-count” e per aver “sistemato” la Libia (giusto come esempio).

La Coondoleeza (forse meglio “Condoglianze”) per aver fatto l’olocausto irakeno.

La Albright per aver “arricchito” di uranio il suolo della Serbia e averne ingrassato la terra con gli assassinii.

POSSIBILE UTILIZZO

A volte in pullman può capitare che qualcuno “dia di stomaco“. Di solito si usano dei sacchetti di carta.

Una simpatica idea potrebbe essere quella di stampare su quei sacchetti, il poster americano (quello qui sopra) con le “donne” del POTUS.

Una volta riempito il sacchetto, ne sono certo, le donne del POTUS staranno in buona compagnia. Fino all’inceneritore.

Buon 8 marzo a tutte.