Ok, niente rave, l’abbiam capito.
La prossima vittima sarà il pigiama-party, che non è rave, è vero, però è sempre una manifestazione decadente che va abolita.
POSTI DI BLOCCO
Era ora. Gli agenti (delle varie Forze) erano da tempo in difficoltà: si mettevano a bordo strada con la paletta, ma nessuno se li filava. La gente li vedeva, vedeva la paletta alzata e tiravano dritto. Nessuno aveva interesse a farsi fermare.
Insomma, uno fa il poliziotto, e non può sparare, ha le manette e non può ammanettare, rimaneva il posto di blocco, e neanche quello.
TUTTO SU GOMMA
Oramai i trasportatori di stupefacenti erano oramai tranquilli: anche se i quintali eccedevano la portata del mezzo, erano certi che nessuno li avrebbe fermati. Scorrazzavano di città in città e da porto a città, tranquillamente e se vedevano un posto di blocco cantavano: “e chi se ne fregaaaa!“. Erano felici.
Poi, i pochi ancora dediti al sequestro di persona potevano con comodo cambiare nascondiglio, magari con uno migliore con vista sul pioppeto col magico foliage autunnale. Potevano fare il trasporto su strada in santa pace, certi che nessuno ne avrebbe intralciato l’opera.
CONTROLLO
Le Forze dell’Ordine sembravano demansionate, non potevano più controllare il territorio: l’appalto (per il controllo) l’aveva vinto il consorzio “Mafia&Ndrina”. Quindi i poveri agenti che ancora volevano fare un posto di blocco, venivano spesso sbeffeggiati dagli automobilisti-delinquenti. Succedeva di tutto: gentaglia che mostrava il dito medio agli agenti, oppure che li mandava (gli agenti) a far cosacce con la (di loro) sorella e altre sconcerie inenarrabili.
POI ARRIVA LUI
Col vento di Livorno in poppa, arriva un uomo della Lega. Egli dimostra una sensibilità non comune: coglie al volo il nocciolo dei problemi. É sempre stato così, sin da piccolo. Per esempio, si narra, che nelle dispute tra parenti per una eredità, egli sapesse trovare rapidamente il bandolo delle questione e tutti gli riconoscevano questa straordinaria capacità. Son doti: o le hai o le ammiri.
SOLUZIONE PRONTA
Un giorno egli, mentre passeggia a bordo strada, sente il lamento di un agente e dopo averne chiesto il motivo, ecco che in quattro e quattr’otto egli elabora una bozza per un piccolo decreto, che sembra modesto, ma è pur sempre un decreto, un decretino si direbbe:
NON É FINITA
Il filone è ampio: il prossimo decretino sarà il “REATO DI PETO IN PUBBLICO”: è ora di finirla con questa gente che si ingozza di fagioli, poi scorreggia e gli altri e a subire.
Anche il REATO DI SCACCOLAMENTO PLASTICO: è ora di finirla con ‘sta gentaglia che si ravana il naso e poi attacca le caccole in giro come se fosse Bostik.
RIFLESSIONE
Lo so, è lunga, è difficile, però con questi paladini, il Capitano Salvèn De Papeet ci porterà lontano, molto lontano, lontanissimo. Me ne sto convincendo.
twitter.com/ManfrediPotenti/status/1587857655200206848