In piena emergenza internazionale, una amministrazione comunale decide di intervenire: visto mai che la parola del Comune sia verbo per i contendenti…
In effetti la provincia di Varese è nota al mondo per le sferzate alla politica internazionale. Diciamo che a Busto, Davos , gli fa un baffo.
Voci di corridoio, una volta erano i tweet, dicono che lo stesso Putin volesse intervenire a distanza come gli alunni in DAD. D’altronde abbiamo tutti qualcosa da imparare, Putin compreso.
Ci teneva molto il Presidente russo, di spiegare perchè in questi giorni sta usando le maniere forti, anche esagerate.
Voleva intervenire e parlare, per non sembrare come certi presidenti “amici” ( de-noantri ) che bombardano matrimoni o soccorritori (a volte tutti e due, per non sbagliare) e poi, questi presidenti amici dicono, “…mah, non sapevo, faremo una indagine. E comunque può succedere…“.
Avevano preparato tutto i russi (tranquilli, mi riferisco agli apparati televisivi): satelliti, cavi, monitor. Insomma tutto era pronto per una “santa” diretta Mosca-Busto, ma… i russi sono arrivati tardi.
Infatti il Consiglio Comunale era convocato in seconda battuta alle 10:00 di sabato 12 marzo, peccato che tutti erano già sugli scranni alla prima convocazione.
E così i russi hanno dovuto sbaraccare, sconfitti dalla politica dell’allegra filibusta bustese.
Sì, infatti i filibustieri sono pirati, ma pirati d’onore, sanno mantenere la parola tra di loro, precisi, puntuali.
Ecco perchè puntuali si son tutti ritrovati venerdì alle 21:00. Tutti insieme. Chi c’è c’è e chi non c’è, imparerà.
Morale. La politica non è per tutti, a volte è cosa-loro.
Ad majora.